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esclusiva

Capuano: "Lucchese? Da tempo si respira un'aria strana"

ESCLUSIVA TMW - Capuano: "Lucchese? Da tempo si respira un'aria strana"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com
lunedì 16 luglio 2018, 14:242018
di Claudia Marrone

Una carriera che si svolta in tutte le serie professionistiche italiane, e che si è chiusa proprio questo anno a Lucca, prima che la Lucchese affrontasse l'attualmente critica situazione societaria. Di questo e molto altro, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, parla Ciro Capuano, ex difensore rossonero.

Lucchese ancora nell'incertezza, sarà un pomeriggio lunghissimo in Toscana.
“Io arrivai a Lucca un anno e mezzo fa, e già allora, con patron Bacci, si sfiorò il fallimento, evitato solo dai lucchesi che salvarono il tutto, e che hanno portato il club avanti fino all'avvento di Grassini e Lucchesi. Già allora si respirò un impatto un po' diverso, ma non capisco comunque come possano accadere certe cose: persone rilevano club e non hanno poi soldi. Come è possibile?”.

Questo anno il caos è però molto evidente anche in Serie B. E' l'inizio della fine?
“Sono indicazioni dell'inizio di un cambiamento, che sarà poi con le seconde squadre: i club con spessore che non hanno problemi economici prenderanno piede nelle categorie inferiori. Penso sia anche l'inizio di una rivoluzione nelle varie leghe, che dovrebbero incontrarsi con la FIGC per capire quale possa essere il futuro delle serie minori: le situazioni che vediamo ora sono orribili non solo per i tifosi ma anche per i dipendenti dei club. Si deve intervenire a livello di organizzazione”.

Il fatto che proprio la FIGC sia commissariata non incide negativamente in tal senso?
“Un minimo incide, anche la FIGC non sta passando un bel momento, ed è chiaro che con le situazioni in bilico si prende tempo su tutto. A oggi, Serie A esclusa, tutto il calcio professionistico è danneggiato”.

Bloccare i ripescaggi sarebbe stato utile per avere una sorta di anno zero del calcio italiano?
“No. Io credo che se ci sono club che hanno le giuste componenti sia giusto ripescarli nella categoria di competenza, le società sane danno vita e ossigeno a una serie. Se invece poi si vuol diminuire il numero delle società è questa l'occasione, ma se si vuol mantenere un certo numero di club è giusto dar meriti a compagini lodevoli come, per fare degli esempi, Robur Siena e Catania”.

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