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De Vito: "Le scelte del Consiglio Federale sulla C calpestano i principi del calcio"

ESCLUSIVA TMW - De Vito: "Le scelte del Consiglio Federale sulla C calpestano i principi del calcio"TUTTO mercato WEB
martedì 9 giugno 2020, 14:49Serie C
di Claudia Marrone

Le risposte che la Serie C attendeva da circa 100 giorni sono arrivate, e adesso anche la terza serie tornerà in campo: solo con playoff e playout, dopo che le prime tre di ogni girone sono state promosse in B e le ultime tre retrocesse in D. Decisione che ha creato non pochi malumori, e della quale i microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno parlato con l'agente Giovanni De Vito.

Torna in campo anche la Serie C, ma solo con playoff e playout: giusta decisione?
"La giornata di ieri segna una delle pagine più buie del calcio italiano, perché viene calpestato uno dei principi cardini dello sport, quello che vede il campo come giudice unico dei verdetti sportivi. Se si sceglie di tornare a giocare, e si decide di far disputare i playout non si può escludere le ultime dalla disputa degli stessi, di fatto condannandole alla retrocessione quando mancavano ancora 11 partite alla fine del campionato".

Lo stesso discorso però potrebbe essere applicato per le promozioni: nessuna formazione aveva certezze matematiche.
"C’è una grande differenza tra il promuovere direttamente in Serie B le prime 3 e condannare alla retrocessione le ultime 3. Per quanto il principio giuridico possa sembrare simile, ci sono delle differenze abissali: l’Italia ha vissuto un momento simile a una guerra, e in tempo di guerra per quanto possa essere moralmente accettabile assegnare dei premi, è moralmente vergognoso arrecare dei danni".

A ogni modo, sembra si possa guardare solo al futuro: cosa occorre fare nel breve termine per risollevare il calcio, soprattutto nelle categorie più basse?
"La prima cosa da fare è riformare il calcio, mettendo al centro di queste innovazioni la sostenibilità e permettendo l’accesso al mondo del calcio solo a imprenditori seri e solidi, premiando poi quelli che fino a ora così si sono dimostrati. Anche per questo mi sembra assurdo retrocede due club come Gozzano e Rimini, i cui presidenti si sono sempre dimostrato corretti. Mio fratello gioca nella compagine romagnola, so bene cosa dico: a gennaio è stato fatto un mercato importante cambiando l’80% della squadra, tanto che, dopo le ovvie difficoltà iniziali, il Rimini ha inanellato prestazioni e risultati ottimi, arrivando a un momento di forma fisica e mentale eccellente. Non solo, aveva in casa lo scontro diretto col Fano, ma si sceglie di condannoarlo alla D con 11 partite al termine. Cosa deve pensare adesso Grassi che, nonostante le difficoltà delle sue aziende, ha sempre pagato puntualmente i calciatori nonostante il blocco? Chi pensa che il calcio oggi abbia finto, non conosce i valori sui quali si fonda".

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