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Dg Renate: "No alla C in sovrannumero. Sì a promozioni, ma anche a retrocessioni"

ESCLUSIVA TMW - Dg Renate: "No alla C in sovrannumero. Sì a promozioni, ma anche a retrocessioni"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com
venerdì 8 maggio 2020, 10:11Serie C
di Claudia Marrone

The day after. Ieri l'assemblea di Lega Pro, che ha determinato la proposta che verrà presentata al Consiglio Federale in merito alla conclusione della stagione sportiva 2019-2020 (promozione in B delle prime classificate in ogni girone e del Carpi, per merito sportivo, blocco alle retrocessioni in Serie D e blocco dei ripescaggi dalla medesima categoria), oggi i primi commenti a freddo.
I microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno contattato il Dg del Renate Massimo Crippa.

La Lega Pro ha deliberato: il Renate come analizza quella che è stata l'assemblea di ieri?
"Siamo stati coerenti sulle basi di una Lega Pro che deve ripartire ma non si deve trovare con altre squadre in più dopo questo caos sanitario che è capitato: non è che siamo contrari alle promozioni del Monza, della Reggina e del Vicenza, ma se ci sono delle promozioni ci devono essere anche delle retrocessioni. Credo che trovarci il prossimo anno una Lega Pro a 69, o al massimo 65 club perché la Serie B non ha ancora deciso il da farsi, non è nella logica: ma chiaramente non vogliamo fare polemiche, non ce l'abbiamo con nessuno e capiamo il momento difficile, non sappiamo neppure quando si ripartirà perché ci sono delle situazioni poco chiare. Dobbiamo solo star li e aspettare: la Serie A ancora non è partita, stanno saltando fuori dei positivi al Covid-19 dopo i test effettuati, prendersi una responsabilità del genere non è nemmeno facile perché si deve salvaguardare prima di tutto la salute di tutti".

Giusto quindi sospendere il campionato?
"Assolutamente si, non c'era la situazione per andare avanti, tanto che in assemblea siamo stati quasi tutti favorevoli nel prendere questa decisione".

La scelta del merito sportivo per la quarta da promuovere, porterà però degli strascichi. Giusto il criterio o si poteva far diversamente?
"Ci siamo astenuti da questa ultima situazione, non è nostro compito prendere questa decisione: ci penserà il Consiglio Federale. Pensiamo prima alla salute di tutti, il calcio prima o poi ripartirà ma tutti dobbiamo essere messi in sicurezza".

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