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Ds Modena: "Cambio di proprietà? Voci che distraggono la squadra prima dei playoff"

ESCLUSIVA TMW - Ds Modena: "Cambio di proprietà? Voci che distraggono la squadra prima dei playoff"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Raimondi
venerdì 14 maggio 2021, 18:19Serie C
di Luca Bargellini

Fra le squadre che sono in attesa di tornare in campo per i playoff promozione di Serie C c’è anche il Modena. Il club emiliano in questi giorni è tornato ad essere protagonista delle cronache sportive in merito al possibile cambio di proprietà, con l’arrivo del gruppo Stone Island al posto della famiglia Sghedoni. Di questo e delle ambizioni della formazione guidata da Michele Mignani abbiamo parlato in esclusiva con il ds dei Canarini Luca Matteassi:

Direttore riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dal campionato e dal suo voto alla stagione della vostra squadra, arrivata al quarto posto nel Girone B.
“Non mi piace dare voti ma senza subbio la nostra è stata una stagione positiva. Dovevamo competere con le big del girone, il più competitivo dei tre, e ci siamo riusciti”.

Esiste una gara o un momento nel corso della stagione che vorrebbe fosse andato diversamente?
“Non ce n’è uno solo ma più di uno. Sarebbe stato meglio centrare qualche pareggio in più negli scontri diretti o qualche vittoria nelle sfide contro quelle formazioni sulla carta più deboli. Ma se siamo arrivati al quarto posto vuol dire che lo meritavamo. Ci può essere un po’ di dispiacere per qualche momento ma il nostro campionato rimane ottimo”.

Quest’anno si è fatto un gran parlare degli errori arbitrali, con società che hanno palesato il proprio malcontento anche attraverso veri e propri dossier. Lei che ne pensa?
“Gli errori li commetto tutti. Io da direttore sportivo, gli allenatori quando vanno in panchina e i calciato in campo. Lo stesso vale, dunque, anche per gli arbitri. Io non credo assolutamente ci sia malafede nel loro comportamenti. Purtroppo nel calcio di Serie C non è ancora arrivato il VAR e dunque dobbiamo accettare il responso di decisioni che devono essere prese in una frazione di secondo. A volte si è fortunati, altre volte no. Sicuramente però l’arrivo della tecnologia nella massima serie ha reso più evidente quanto accade in quelle categorie dove non è ancora stato possibile applicarla”.

Adesso testa ai playoff. C’è un avversario che teme più degli altri?
“Se arrivi a giocarsi la fase finale di questa competizione vuol dire che sei una squadra importante e pericolosa. Il nostro unico pensiero è arrivare fisicamente pronti a questo appuntamento. Siamo una squadra ordinata, che fa buon calcio, ed è per questo che abbiamo bisogno di essere pronti a livello atletico. Poi c’è chi preferisce entrare dopo in gioco per riposarsi di più dopo la stagione regolare e chi, invece, è contento di giocare il prima possibile. Molto dipende dalla condizione fisica con la quale termini il campionato. Se stai bene puoi anche pensare di giocare subito, altrimenti un po’ di riposo e un po’ di preparazione non guasta”.

Da spettatore che idea si è fatto dei playout del Girone B che inizieranno a breve?
“Sono quattro squadre che nel corso del campionato hanno mostrato di avere delle qualità. Sono curioso di vedere cosa riuscirà a fare il Ravenna: in molto lo davano per spacciato e invece ha centrato i playout all’ultimo soffio. Questo fattore potrebbe dare alla squadra la giusta adrenalina per giocare un brutto scherzo alle altre”.

Torniamo a parlare del Modena e in particolare del possibile cambio di proprietà. Cosa si sente di dire?
“Io sono un dipendente e, dunque, quello che so arriva dalle notizie che leggo sulla stampa. Compreso il nome di chi dovrebbe sostituirei e quello di chi dovrebbe prendere la titolarità della panchina. Da direttore sportivo del Modena penso solo a compattare la squadra in vista dei playoff. Certe notizie non possono far altro che distrarla dall’appuntamento in programma e avrei decisamente preferito che venissero fuori a campionato terminato”.

A proposito del tecnico, secondo lei Michele Mignani, qualora non dovesse rimanere a Modena sarebbe pronto per il salto di categoria?
“Assolutamente sì. Se non dovesse rimanere a Modena sarà perché io non sarò più qui e magari la nuova proprietà, qualora ci fosse davvero, prenderà decisioni differenti. Se tutto questo dovesse concretizzarsi mi auguro che qualcuno gli dia modo di misurarsi con la Serie B. Si tratta di una grande persona oltre che di un grande allenatore”.

Chiudiamo, invece, con quello che potrà essere il suo futuro.
“Ribadisco. Io sono un tesserato del Modena e finché non avrò comunicazioni ufficiali rimarrò tale. Ci tengo anche a precisare che nei giorni scorsi sono emersi i nomi di società interessate al sottoscritto, ma io non ho avuto alcun tipo di contatto finora. Io sono a Modena e spero di rimanere. Di sicuro, nonostante l’anno di contratto che ancora ho con questo club, se dovesse esserci un cambiamento, non rimarrò seduto sul divano. Amo il mio lavoro e voglio continuare a farlo”.

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