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Dt Vibonese: "Accanimento verso di noi, situazione mai vista"

ESCLUSIVA TMW - Dt Vibonese: "Accanimento verso di noi, situazione mai vista"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com
martedì 5 settembre 2017, 17:382017
di Ivan Cardia

Il ricorso congiunto di Lega Pro e FIGC non va giù alla Vibonese. Ieri è arrivata la notizia della decisione dei due organismi di ricorrere contro la riammissione del club calabrese al campionato di Serie C: al 5 settembre, in attesa della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, a Vibo Valentia non conoscono la propria effettiva categoria di appartenenza. Abbiamo raggiunto Simone Lo Schiavo, direttore tecnico della società, che a TMW ha affrontato così la vicenda: "Da avvocato, rimango basito: questa vicenda è un assurdo giuridico. Siamo sospesi tra Serie C e Serie D, in un limbo. Al 5 settembre, a calciomercato portato avanti, con grandi sforzi economici e non solo da parte di tutti, soprattutto del presidente Caffo e del dg Beccaria, ci ritroviamo a non sapere in quale categoria giocheremo".

Vi aspettavate altro?
"Sinceramente, ci aspettavamo che la Lega Pro desse esecuzione immediata alla sentenza, quanto successo finora è una cosa mai vista. Avrebbero potuto dare esecuzione alla sentenza, iscriverci al campionato e poi eventualmente fare ricorso".

Una situazione che ovviamente produce dei danni.
"Il danno economico è senza dubbio rilevante, ma va anche considerato il danno d'immagine, altissimo. Non conosciamo la categoria, nonostante la sentenza di riammissione sia del 24 agosto. Abbiamo allestito una squadra per la Serie C, come da sentenza, prendendo accordo con altri club e con diversi giocatori. Ripeto, è una vicenda mai vista: liberi FIGC e Lega Pro di fare ricorso, ma noi non ci sentiamo tutelati. Anzi, avvertiamo dell'accanimento nei nostri confronti. Peraltro, tutti ne beneficerebbero di una partecipazione della Vibonese al campionato: l'anno scorso abbiamo disputato un campionato in piena regola, pagando sempre gli stipendi".

Adesso?
"Adesso, noi siamo certi delle nostre ragioni e determinati a tutto per tutelare un nostro diritto. Noi ci aspettavamo di essere riammessi e che poi la Lega Pro facesse le valutazioni del caso. Abbiamo fatto un calciomercato allestendo due volte la squadra. Siamo pronti ad andare avanti, anche innanzi al TAR eventualmente".

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