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Maglione: "Format e ridistribuzione, due elementi connessi"

ESCLUSIVA TMW - Maglione: "Format e ridistribuzione, due elementi connessi"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
martedì 28 agosto 2018, 17:352018
di Stefano Sica

La crisi del sistema calcio in Italia vista da un dirigente di lungo corso, ex Direttore generale del Catanzaro ma, soprattutto, ex Consigliere della Lega Pro a partire dall'elezione alla presidenza di Gabriele Gravina nel 2015, e quindi esperto di equilibri federali. Per l'avvocato Francesco Maglione c'è intanto da superare quanto prima la gestione commissariale, mettendo mano però ad un riforma dei campionati che non prescinda da un piano di ridistribuzione delle risorse tra tutti i club professionistici. Due elementi che vanno a braccetto tra loro.

Che momento vive il sistema?
"Dopo 25 anni di attività da dirigente nel mondo del professionismo, con esperienza maturate dalla C alla A, posso dire che questo è il momento più buio del sistema calcio. Nonostante la clamorosa eliminazione dai Mondiali, si è perso un anno durante il quale si sarebbe potuto intervenire in maniera profonda per approntare un vero processo di rinnovamento che introducesse un'era di riforme strutturali dell'intero movimento".

A suo avviso la gestione commissariale si sta rivelando un fallimento?
"Soltanto una governance pienamente e legittimamente espressione della volontà democratica, avrebbe potuto procedere ad un intervento radicale su due esigenze prioritarie e interconnesse fra loro. La prima riguarda una più equa ridistribuzione delle risorse economiche nell'ambito del calcio professionistico, mentre la seconda è inerente ad una riforma dei campionati che sia, nella riformulazione dei vari format, conseguente a tale ridistribuzione".

Che giudizio dà del comunicato del Commissario Figc che ha approvato il format a 19 squadre in B?
"Certamente il mondo del calcio non può vivere la pia illusione di autoriformarsi con una riduzione di organici deliberata autonomamente da ciascuna Lega secondo una arbitrarietà figlia di interessi di categoria. A mio avviso il calcio professionistico va inteso come un sistema di vasi comunicanti all'interno del quale le esigenze di ogni componente devono organicamente armonizzarsi in un unico progetto di riforma".

Si può ripartire da qualcosa di positivo in questo momento delicato?
"In questa fase storica è pienamente apprezzabile sia la posizione della Lega di C, sia quella della LND, sull'opportunità di rinviare l'inizio dei campionati all'esito di tutti i ricorsi pendenti. La Lega di C subisce, peraltro, l'equivoco di avere allo stato attuale in organico ben sei società che il prossimo 7 settembre potrebbero veder riconosciuto l'accoglimento delle loro aspettative. La LND, con altrettanta coerenza giuridica, ha avuto rispetto di due società come Como e Santarcangelo, al momento in organico, che vedono pendenti davanti al TAR i loro ricorsi. Il caso Santarcangelo è poi emblematico dello stato di confusione ed incertezza di una FIGC che ha proceduto alla revoca dell'affiliazione del vecchio Vicenza prima della pubblicazione della classifica ufficiale, senza poi conseguentemente riformulare la stessa come avrebbe imposto una corretta interpretazione delle normative vigenti all'esito della revoca di una affiliazione".

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