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esclusiva

Orlando: "Sono motivato e pronto per un nuovo progetto"

ESCLUSIVA TMW - Orlando: "Sono motivato e pronto per un nuovo progetto"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
lunedì 25 settembre 2017, 13:052017
di Stefano Sica

Tra gli svincolati di lusso che potrebbero fare gola a tanti club alla ricerca di una punta c'è Luca Orlando (26), attaccante salernitano con lunghissimi trascorsi in serie C dopo il battesimo nelle giovanili della Salernitana e l'esordio con gol in B tra le file dei granata. Messina, Ischia, Pro Piacenza e Casertana le sue ultime squadre in Lega Pro, a cui va aggiunta una vittoria del campionato di C2 con la Paganese nel 2012 (condita da ben 16 gol) e un'altra annata strepitosa con l'Aversa Normanna impreziosita da 12 centri. Oltre 50 reti tra i professionisti, impiegato da prima o seconda punta, e una voglia smisurata di essere ancora utile ad un progetto.

Quest'anno hai lavorato con l'Aic Coverciano sperimentando metodologie nuove e rimettendoti ancora in discussione.
"Mi sono allenato 20 giorni con loro. Avevamo anche la possibilità di conseguire il patentino Uefa B. Siamo stati divisi in tre gruppi, sotto la direzione di Attilio Sorbi. Successivamente mi sono aggregato all'Equipe Salerno ma ho lavorato molto anche da solo. In definitiva mi manca solo il ritmo partita ma sto bene e sono prontissimo".

Già da qualche anno non riesci a svolgere il ritiro completo con un gruppo.
"Vero, accade oramai da cinque anni. Ma, ovunque sono andato, mi sono sempre fatto trovare in forma. Questo perché mi ritengo un professionista e mi alleno come tale".

Come mai non è proseguito il rapporto con la Casertana?
"Intanto farei una premessa: lo scorso anno non mi ha aiutato il fatto di essere impiegato talvolta fuori posizione. Anche i play-off li ho giocati da esterno e questo mi ha penalizzato sotto l'aspetto realizzativo. Io, però, mi sono sempre messo a disposizione del gruppo e dell'allenatore. E non a caso sono stato un punto fermo della squadra con le mie 28 presenze. Quando è subentrata la nuova proprietà, sono andati via diversi pezzi importanti come Matute, Giannone o Carlini. Io diedi la mia disponibilità a decurtarmi l'ingaggio pur di restare a Caserta, visto che mi trovavo benissimo lì. Non un'azione da tutti, anche se alla fine va ricordato che la società mi è venuta incontro e non c'è stato alcun taglio sotto l'aspetto economico. Poi in estate hanno deciso di fare altre scelte, partendo anche dal 4-3-3 del mister con Padovan al centro".

Fatto sta che durante il mercato sei stato vicino a diversi club di C.
"Ci sono stati tanti interessamenti, molti anche approfonditi ma che, però, non si sono mai concretizzati. Purtroppo non si è raggiunto un accordo per varie ragioni. Qualcosa può aprirsi in questi giorni perché qualche altro sondaggio c'è stato, staremo a vedere".

E le nuove normative assai stringenti per i calciatori over in serie C, come le giudichi?
"Anche qui bisogna partire da lontano. La serie C ha sempre potuto godere di contributi che, tuttavia, venivano divisi tra le società in base alla storia e al bacino di utenza. Ora non è così, visto che i parametri sono fissati sulla valorizzazione dei giovani e sull'investimento sulle strutture sportive. Ogni società di C può così incassare dai 550 ai 600mila euro ogni anno. Sono somme importanti per un club di terza serie, ragion per cui si preferisce inserire giovani dalla D o valorizzati da società di A e di B. E' dal 2000 che c'è questo indirizzo. Eppure, in 17 anni, molte società sono comunque scomparse dal professionismo e, con loro, moltissimi calciatori sono rimasti fuori. Guardiamo poi alle liste bloccate: solo pochi club ne usufruiscono, sfruttando i 14 over previsti, e sono quelli che partono per vincere il campionato. Moltissimi arrivano a 6-7 over e questo finirà per far scomparire tanti calciatori dal professionismo. Inoltre è stravagante che in Italia un '95 sia considerato giovane per poi diventare vecchio nel giro di un anno".

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