Reggiana, Napoli: "Botta doppia, è l'anno del centenario"

Sparisce dal professionismo, almeno per il momento, la Reggiana, che ieri non ha presentato il ricorso avverso l'esclusione al prossimo campionato di fatto escludendosi da sola dalla prossima Serie C. Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, di questa situazione parla Aiman Napoli, attaccante dei granata.

Crac Reggiana: tutto preventivabile?
"In realtà no, non ci aspettavamo niente, anche perché ci hanno persino pagato gli stipendi fino a maggio. C'era solo stata una sensazione negativa, ma credevamo che tanti discorsi fossero stati fatti per attirare nuovi investitori, e invece così non è stato: è orribile quanto successo, soprattutto per i tifosi che meritano altro, sono una piazza da Serie A, che è sempre stata vicina a noi e alla famiglia Piazza anche nei momenti difficili. Nel calcio certe cose possono succedere, ma non credevamo qui: è stata una bella botta".

Il tutto nell'anno del centenario.
"Questo rende il tutto ancora più brutto, moralmente per prima cosa, ma anche a livello di interessi. Una piazza che gioca in uno stadio bellissimo e fa sempre 5-6mila abbonati nell'anno del centenario avrebbe fruttato molto sia a livello di immagine che di marketing".

Come reagirà secondo te il pubblico a un'eventuale Serie D?
"Per quello che ho visto io, per come io ho conosciuto i reggiani, credo che daranno comunque il loro apporto, anche se ripartire dalla D è una bella botta, figurarsi dall'Eccellenza. Probabilmente un pò di gente si allontanerà, come è comprensibile che sia".

Perché nel calcio succedono sempre queste cose?
"Vincere non è mai semplice, neppure se si spende molto, ma tanti imprenditori vogliono invece l'immediatezza delle cose: se spendi e non vinci, molli. Ma nel calcio, come in tutto, serve tempo, e occorre un'attenta valutazione della realtà, perché i migliori investimenti sono quelli che arrivano nel lungo termine: e la gente che sa di calcio questo lo sa. Servirebbero più persone del mestiere".

Cosa farà adesso Aiman Napoli?
"Ho avuto delle richieste, ma avevo preso tempo per capire quale fosse il futuro della Reggiana, al quale ero sempre legato. Adesso dovrà fare altre valutazioni".