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Sottili: "Arrighini, Rigoni, Antenucci: top del mercato"

ESCLUSIVA TMW - Sottili: "Arrighini, Rigoni, Antenucci: top del mercato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
venerdì 6 settembre 2019, 16:42Serie C
di Claudia Marrone

Con occhio sempre vigile, mister Stefano Sottili, ora in attesa della giusta chiamata, ha osservato l'evolversi del mercato di Serie C, che ha chiuso i battenti lunedì. Da ora inizia il vero campionato, e proprio dei nuovi equilibri e di quelli che potranno essere gli sviluppi, il tecnico ne ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.

Si chiude il mercato. Tre nomi, uno per girone, che sono stati i colpi dell'estate.
"Direi Andrea Arrighini all'Alessandria, Luca Rigoni al Vicenza e Mirko Antenucci al Bari".

Tutte squadre che si sono distinte per un mercato decisamente funzionale. Chi ha operato meglio?
"Operare bene sul mercato è sempre un concetto relativo, legato al budget che un direttore ha a sua disposizione. E' chiaro che Monza e Bari, al netto dell'ultima sconfitta, nei rispettivi gironi hanno organici al di sopra delle altre, mentre nel Girone B c'è più equilibrio e una serie di formazioni attrezzate alla pari, ma non si può certo dire che formazioni come AlbinoLeffe o Pontedera, per citarne alcune, abbiano operato male. Anzi, hanno fatto un bel mercato per i loro obiettivi".

Un nuovo torneo sta per prendere il via: i due primi turni sono stati influenzati dal mercato ancora aperto?
"Volente o nolente, quando si è coinvolti in prima persona nel mercato, ci si distrae, ed è normale che poi ne risenta il campo. Credo che soprattutto gli allenatori, ma più in generale tutti gli addetti ai lavori, sarebbero felici se il mercato chiudesse prima dell'avvio dei campionati".

A ogni modo, è da ora che si vedrà il vero volto della C: che campionato sarà?
"Qualitativamente sarà una Serie C molto forte, ci sono belle piazze e stadi molto importanti, il livello tecnico si è alzato. Credo che sia il miglior campionato degli ultimi recenti anni".

Tra gli allenatori svincolati figura anche il suo nome: come sarà subentrare, qualora ciò accadesse, in una C con un diverso tasso tecnico?
"Le difficoltà sono le stesse di sempre. Fa parte del nostro lavoro il poter arrivare a percorso iniziato dovendoci adattare alle condizioni psico-fisiche di una squadra, ma non mi spaventa, sono ormai due anni che mi accade. Certo, programmare dall'inizio, anche per metodologia, sarebbe meglio, ma sono pronto a una nuova sfida".

Che sfida cerca?
"Una sfida... da vincere!" (ride, ndr).

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