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Ternana, Mammarella: “La Reggina era imbattibile: noi pronti a giocare i playoff"

ESCLUSIVA TMW - Ternana, Mammarella: “La Reggina era imbattibile: noi pronti a giocare i playoff"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 19 maggio 2020, 13:19Serie C
di Luca Esposito

Due anni di contratto in una piazza prestigiosa affamata di calcio e di successi, un ottimo campionato prima dello stop forzato e il patto con la società, quello di proseguire la sua esperienza in Umbria anche con un ruolo diverso. Carlo Mammarella è il veterano per antonomasia della Lega Pro, un calciatore che ha costruito da solo la sua carriera giganteggiando in piazze come Lanciano e Vercelli che, pur non caldissime, hanno saputo apprezzarlo eleggendolo idolo indiscusso. In attesa che il Consiglio Federale si esprima definitivamente sulle sorti del torneo di terza serie, l’ex terzino della Salernitana lancia un messaggio intelligente e condivisibile: perché decidere ora se, in teoria, tra un mese il Coronavirus sarà solo un brutto ricordo? La redazione di TuttoMercatoWeb.com lo ha contattato telefonicamente, una chiacchierata a 360° che conferma anche lo spessore umano di un professionista molto serio e che sta garantendo un rendimento eccellente con la Ternana:

Giuste le decisioni assunte dal Consiglio di Lega e dal presidente Ghirelli?
“Quando si parla di argomenti così difficile bisogna mettersi sempre dalla parte dei presidenti. Ci sono esigenze palesi, qualcuno forse ci ha un po’ giocato su questa situazione ma la richiesta di stoppare il campionato è frutto di problematiche esistenti che non possono essere sottovalutate. Inizialmente, quando il virus non sembrava così devastante, si era già paventata l’idea di bloccare tutto. Giorno dopo giorno, però, le restrizioni sono state allentate e vediamo un piccolo spiraglio. Il Consiglio Federale è stato rinviato, chissà non possa cambiare qualcosa. Il massimo sarebbe riprendere nell’immediato futuro, anche solo con la disputa dei playoff. La mia domanda è: se tra un mese il Covid sarà solo un brutto ricordo, non sarebbe un rammarico aver annullato tutto troppo frettolosamente?”.

Carpi promosso come migliore quarta, ma molti club preannunciano battaglia. Giusto così?
“Se c’è uno spiraglio di poter tornare in campo, è giusto che la quarta promossa si decida sul terreno di gioco e non con questi criteri. Secondo me vale anche per le prime in classifica. Tutti siamo d’accordo sul fatto che Vicenza, Reggina e Monza abbiano fatto un grandissimo campionato, ma il calcio insegna che le rimonte sono all’ordine del giorno e tutto è possibile. Ho visto squadre a +15 che si sono ritrovate a chiudere al secondo posto. Naturalmente dovremo rispettare regole e protocolli, consapevoli che il Covid cambierà le abitudini di tutti e anche del mondo del calcio. Vedere i panchinari che si spostano in tribuna con la scaletta dell’aereo fa un certo effetto, occorre un giusto compromesso: il caffè al bar lo prendi all’esterno, in piedi e a distanza, ogni azienda ha una logica da rispettare e il buonsenso prevarrà”.

Passiamo alla Ternana. Campionato altalenante, con il sogno Coppa Italia…
“Fino a dicembre abbiamo fatto un grande campionato, solo una Reggina imbattibile ha ridimensionato il nostro rendimento. Loro hanno viaggiato ad altissimi livelli, può capitare di perdere entusiasmo quando vinci sempre ma l’avversario non sbaglia un colpo. Da gennaio in poi obiettivamente abbiamo avuto qualche problemino di troppo, tutto sommato però il bilancio è positivo. Mancano ancora tante partite, senza dimenticare una finale di Coppa Italia che inseguivamo da agosto.Sembra un trofeo poco importante, ma man mano che passi i turni capisci che alzare un trofeo è sempre un prestigio. Dopo il risultato positivo di Catania la gente ci ha aspettato fuori allo stadio, da lì abbiamo capito che la coppa potesse diventare l’obiettivo principale”.

Qual è la sua posizione contrattuale?
“Ho un altro anno. La piazza è importante, la società è ben strutturata e il presidente è ambizioso. Tutti hanno imparato a conoscerlo, ha voglia di riportare la Ternana dove merita. Farlo già quest’anno sarebbe un sogno, in quel caso valuterei la possibilità di appendere le scarpette al chiodo e restare sotto una veste diversa. Il virus, tuttavia, ha bloccato tutto e forse mi ha allungato la carriera. E’ forte la voglia di tornare in campo, non penso ad altro se non a tornare sul terreno di gioco per fare allenamento”.

Situazione stipendi: qual è la vostra posizione?
“Abbiamo un gruppo maturo, che ha parlato con la società già prima della Juventus. Il nostro presidente ha devoluto una bella somma in beneficenza, questo fa capire lo spessore umano del proprietario. Diciamo che, in piena emergenza, ci siamo messi nei panni di quelle persone senza cassa integrazione e che davvero fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il calciatore, anche quello di C, è privilegiato e tutelato. Sono state scelte spontanee”.

Se si riprendesse, credete nella B?
“Assolutamente sì. Qualora si riprendesse dobbiamo centrare la miglior posizione playoff per poi giocarci le nostre carte nella lotteria degli spareggi. Sinceramente ci credo molto, per la rosa che abbiamo sarebbe un peccato non provarci”.

Angolo amarcord. Lei ha fatto bene ovunque, ma quanto è stata importante la tappa di Salerno?
“Arrivai lì molto giovane, su indicazione di Agostinelli. Non giocai molto, anche perché la concorrenza si chiamava Mauro Milanese. Porterò sempre con me, però, la festa dei 32mila nella partita col Pescara e l’accoglienza di una marea di persone quando tornammo da Potenza. Si è detto tanto, e a sproposito,di quel successo. Il rammarico? Il rigore sbagliato nella finale di Supercoppa contro il Sassuolo di Allegri: sul momento ti crolla il mondo addosso, nel tempo maturi e capisci che sono esperienze che arricchiscono il bagaglio umano e professionale. Vi potrei raccontare tanti aneddoti, a volte eravamo noi a chiedere alla curva di alzare il volume del tifo perché è una componente che fa la differenza. Non rimasi perché mi chiesero di andare in prestito al Cassino: la presi come una bocciatura, non volli restare pur con un altro anno di contratto. Di recente, per due volte, c’è stata l’occasione concreta di tornare: la firma sembrava ad un passo, poi le strade non si sono più incrociate se non da avversari. Poteva essere una rivincita, ma sono felicissimo di essere un calciatore della Ternana”.

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