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Giulianova, club tra due cordate. Intanto Cerone se ne va

Giulianova, club tra due cordate. Intanto Cerone se ne va
mercoledì 19 gennaio 2011, 17:402011
di Stefano Sica

Da ieri sera Ersilio Cerone non è più l'allenatore del Giulianova. Un epilogo ineluttabile, considerato il pessimo andamento dei giallorossi, reduci da tre sconfitte consecutive e penultimi nel girone B della Seconda Divisione. Ancora incerta l'identità del suo successore: manca infatti la fumata bianca con Francesco Giorgini, in ballottaggio con Pino Di Meo per sedersi sulla panchina abruzzese. Fatto sta che Cerone è stato costretto a farsi da parte nonostante la difesa strenua e prolungata del presidente Dario D'Agostino, a presidio delle prerogative del trainer praticamente dall'inizio del campionato, quando la piazza già ne chiedeva la testa. Ma, come emerge in modo sempre più chiaro, pare che questa scelta sia legata all'ingresso in società di nuove forze imprenditoriali pronte a rilanciare il club. Due le ipotesi in campo: la prima, legata ad una cordata marchigiana capeggiata dal figlio di Edoardo Longarini, patron della Ternana. La seconda, invece, vede in campo un gruppo locale, di cui fanno parte Nello Di Giacinto, Gabriele Cervellini e Sandro Ianni.

Proprio con questi ultimi, D'Agostino starebbe trattando in prima persona, mentre il gruppo Longarini sarebbe in contatto col sindaco Francesco Mastromauro. Evidente che, in tutti e due i casi, i personaggi coinvolti nella vicenda abbiano posto come condizione primaria l'esonero di Cerone per poter iniziare a programmare. Insomma, due strade diverse, entrambe attuali e percorribili. Ma il tempo stringe ed occorre uscire con immediatezza da questa crisi. E farlo in tempo per rimediare in sede di mercato ad un destino che, allo stato attuale, sembra segnato.