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L'editoriale sulla C - Attenzione al braccino del tennista

L'editoriale sulla C - Attenzione al braccino del tennistaTUTTO mercato WEB
venerdì 23 marzo 2018, 12:382018
di Tommaso Maschio
fonte TuttoC.com

Lo scorso anno fece scalpore il crollo verticale dell'Alessandria che gettò al vento una promozione praticamente certa in favore della Cremonese, quasi incredula nel riuscire in una rimonta quasi impossibile. Quest'anno sono invece diverse le squadre affette dalla sindrome del braccino del tennista che non permette loro di spiccare il volo e chiudere i giochi quando i risultati delle altre lo permetterebbero. Il caso più eclatante è ovviamente quello del Livorno che, complice una certa confusione a livello societario e tecnico (Sottil dimissionario che poi torna in sella e infine viene disarcionato a favore di Foschi), ha dilapidato un vantaggio consistente a favore della Robur Siena che era riuscita anche nel sorpasso in classifica la scorsa settimana. Una volta conquistata la vetta però anche i bianconeri hanno subito un contraccolpo perdendo due gare, fra cui lo scontro diretto con i labronici, in un momento in cui avrebbero potuto allungare e ammazzare il campionato. Ora starà alla truppa di Foschi non distrarsi nuovamente e rimettere a rischio un primo posto che potrebbe essere più netto dopo il recupero contro l'Arezzo.

Nel Girone B il Padova vanta ancora un importante vantaggio e può contare su un allenatore che difficilmente fa abbassare la tensione alla truppa. Eppure anche qui i biancoscudati devono fare i conti con due rivali che non mollano e hanno rosicchiato diversi punti in classifica approfittando di qualche calo di tensione di troppo (vedasi lo 0-2 subito dal Teramo tre giornate fa). Reggiana e Sambenedettese sopratutto non mollano, mentre il Bassano è già più altalenante, e fino all'ultimo sperano che agli uomini di Bisoli venga quel braccino del tennista che possa riaprire i giochi, per quanto difficile.

Veniamo infine nel girone C dopo sono ben due le squadre che nel momento propizio non riescono a cambiare marcia e allungare o accorciare la classifica, il tutto a favore del sempre presente terzo incomodo che spera, come da proverbio, di godere alla fine. Il Lecce fin qui ha disputato una stagione strepitosa specialmente dopo l'arrivo di Liverani sulla panchine, ma in queste ultime settimane ha rallentato un po' il ritmo incappando in una sconfitta e due pari (tutte al Via del Mare) nelle ultime cinque gare. Ieri sera forte di due gol di vantaggio e della possibilità di volare a +9 i giallorossi si sono fatti rimontare fra le mura amiche suscitando l'irritazione di una tifoseria che ormai da anni sogna il ritorno in Serie B e ora che lo sta pregustando non ha alcuna intenzione di vederlo sfumare. Se Lecce piange, Catania non ride: gli etnei infatti stanno tenendo il ritmo dei salentini e non riescono ad approfittare degli scivoloni altrui come nell'ultimo turno quando a Bisceglie si sono rilassati qualche secondo prima del fischio finale, certi ormai della vittoria, subendo la rete del pari. E il terzo incomodo dicevamo? È il Trapani che sembra essere entrato in forma, dopo qualche alto e basso di troppo, con sei vittorie nelle ultime dieci gare e il secondo posto agganciato. Sette punti di vantaggio, anche in questo caso, sono tanti da amministrare, anche se – precedenti alla mano – calare d'intensità e mentalità, rilassarsi, in questo momento può essere quanto mai deleterio