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L'editoriale sulla C - Da Bassano a Novara, a ricerca di un futuro

L'editoriale sulla C - Da Bassano a Novara, a ricerca di un futuroTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 21 maggio 2018, 17:032018
di Luca Bargellini
L'editoriale di Luca Bargellini per TuttoC.com

Sono giorni di verdetti per la Serie C. Mentre playoff e playout entrano nel vivo, regalando nuove emozioni e spunti tecnici su cui riflettere, l’attenzione di molti fra addetti ai lavori e semplici tifosi è ancora rivolta al tema delle seconde squadre. Un argomento, questo, che probabilmente in pochi si sarebbero aspettati che sarebbe entrato, con una forza così dirompente, nello scenario calcistico italiano. Il nostro, si sa, è un paese che non ama molto i cambiamenti e quando li accetta lo fa perché è praticamente costretto. Uno “stile di vita” che vale per la politica, figuriamoci per il calcio!

Ecco allora che nonostante siano state rese pubbliche le linee guida di questa “C-Revolution” in molti si chiedono ancora come cambierà il panorama della terza serie a partire dal prossimo anno. La sensazione di molti è che, al netto di una Serie C che ha bisogno di snellire il proprio organico, si andranno a perdere molte realtà attualmente esistenti per fare spazio alle seconde squadre di alcune delle big del calcio italiano. E’ vero meglio società solide (seppur prive di anima o storia), capaci di arrivare tranquillamente a fine stagione, piuttosto che club in difficoltà fin dall’autunno, ma con la riduzione degli introiti dovuti alla valorizzazione dei giovani calciatori in prestito e con un piano di “nuovi ricavi” (sponsorizzazioni e diritti tv) ancora poco chiaro si ha la percezione che non rischiano di tracollare solo quelle realtà non in perfetta salute. In questo modo anche quelle piazze finora considerate in buona salute potrebbero cadere preda dei problemi finanziari di un movimento ad oggi senza un orizzonte chiaro.

A tutto questo, poi, occorre aggiungere il caso “Bassano-Vicenza” e il futuro del neo retrocesso Novara. Iniziando dall’affaire che vede Renzo Rosso, patron del Bassano e della Diesel, pronto a rilevare il Vicenza dal Tribunale Fallimentare viene da chiedersi quali saranno le tutele che l’imprenditore darà alla piazza giallorossa, oramai chiaramente finita in coda ai suoi pensieri. I tifosi chiedono un confronto, ma la proprietà per rimanda a quando ci sarà una situazione più definita. Una scelta legittima, da un lato, ma che rischia di vedere la gente di Bassano messa a conoscenza di tutto con le pedine già in movimento. Quindi troppo tardi. Anche se la Virtus non ha la storia del Vicenza, né probabilmente avrà un futuro simile, merita rispetto. Iniziando dal suo presidente che ha sparigliato le carte con l’idea della fusione dopo mesi e mesi durante i quali si era sempre detto non interessato.

Infine il Novara. Dopo sette anni i piemontesi sono tornati in Serie C alla fine di una stagione che sulla carta doveva regalare molte più gioie che dolori. E adesso? Al ‘Piola’ c’è da attendersi una vera e propria rivoluzione. Domenico Di Carlo e Domenico Teti, rispettivamente tecnico e direttore sportivo degli azzurri, non verranno confermati, con Carlalberto Ludi già pronto a prendere il posto di quest’ultimo. Sul fronte dell’allenatore, invece, l’intenzione attuale sembra essere quella di scegliere un profilo giovane che sappia valorizzare anche i prodotti del settore giovanile. Il dubbio maggiore, però, riguarda la proprietà. Massimo De Salvo, presidente e proprietario del Novara, non sembra infatti avere intenzione di ripercorre sul fronte degli investimenti i fasti delle ultime stagioni, tanto che da più parti circolano voci (ad oggi mai smentite) di un possibile passaggio di mano.

Serve chiarezza. A Novara come a Bassano. Sia da parte di De Salvo che di Rosso. TuttoC.com è a vostra disposizione, come tramite fra voi e i vostri tifosi. Per cercare, ancora una volta, di trovare un futuro alla nostra e vostra Serie C.