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La rabbia di Siniscalchi: "A Mantova ci hanno solo preso per il c**o"

La rabbia di Siniscalchi: "A Mantova ci hanno solo preso per il c**o"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
martedì 18 luglio 2017, 16:392017
di Claudia Marrone

"Ci hanno preso per il culo per mesi e salvarsi sul campo è stato un capolavoro, anche se purtroppo non è servito".

Senza mezzi termini, Angelo Siniscalchi, dalle colonne de La Gazzetta di Mantova, racconta l'annata vissuta con la maglia del Mantova, prima che la squadra dicesse addio - non presentando regolare domanda di iscrizione - al campionato di Serie C. Il difensore, in quando rappresentante locale AIC, quest'oggi si sarebbe dovuto recare a Firenze per una riunione con Gravina, ma al suo posto sarà presente un compagno:

"Oggi andrà però Regoli a Firenze a parlare con Gravina, perché lui è vicino a Firenze. Nei mesi scorsi, però, so soltanto io quante telefonate... Loro non pagavano e noi non riuscivamo più a tenere lo spogliatoio: alcuni ragazzi arrivavano al campo piangendo, c'era chi veniva minacciato di sfratto, chi temeva di vedersi tagliare le utenze, chi non aveva i soldi per andare a mangiare. Un disastro e pensate che il presidente De Sanctis mi mandava anche a quel paese se esageravo con le chiamate per avere chiarezza. È stata una presa in giro continua, dal primo giorno fino all'ultimo, quando ho dovuto leggere che la colpa è dei giornalisti della Gazzetta... Ma ci rendiamo conto? Mi spiace tantissimo che il Mantova alla fine sia fallito per un debito di un milione e mezzo, che nel calcio non è poi questa gran cifra. Spero che ora arrivi qualcuno serio, che faccia rinascere il calcio in questa città".

Conclude poi: "Il giorno della salvezza De Sanctis ringraziò il team manager Peroni e lui mi chiamò per dirmi che non rientravo più nei piani. Allora, visto che ho dei valori e non volevo neanche sedermi a trattare con certa gente, ho seguito la via dello svincolo d'autorità. Resterò a vivere a Mantova e tiferò per i biancorossi, ma ho accettato un'offerta importante del Rezzato, anche se credo che Musso e Di Loreto siano consapevoli degli errori commessi qui".