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Livorno sulla lista nera: ai soci servirebbe una babysitter che decida per loro

Livorno sulla lista nera: ai soci servirebbe una babysitter che decida per loro
venerdì 4 dicembre 2020, 10:49Serie C
di Claudia Marrone

Una situazione borderline quella che si sta vivendo a Livorno, con il club che rischia anche la sparizione dal campionato professionistico. Il club deve saldare entro il 16 dicembre le varie pendenze, ma la guerra tra soci non aiuta.
Argomento così trattato nell'editoriale di tuttoc.com a firma di Luca Bargellini:

"UNA BADANTE LIVORNESE - E così, con la voglia di affrontare immediatamente il tasto più dolente eccoci, ancora una volta, a Livorno. Quella del club labronico oramai non è una crisi, ma un’agonia. A differenza di quanto vissuto negli anni scorsi fra Trapani, Matera, Pro Piacenza etc., piazze dove con l’avvicinarsi dell’ultimo respiro il silenzio regnava sovrano e le presenze scarseggiavano, nella città toscana il rumore è assordante. I protagonisti anche troppi. Ed è in quest’ottica che è in pieno svolgimento la battaglia tra il fronte societario che comprende, tra gli altri, Aldo Spinelli, Silvio Aimo e Rosettano Navarra e quello che porta al Gruppo Carrano che non è riuscito ad adempiere alle ultime scadenze e che in vista della prossima deadline per i pagamenti, fissata per il 16 di questo mese, rischia seriamente di accompagnare il Livorno nel baratro. Il trittico di soci sopracitati sta cercando, infatti, di scalzare il gruppo a cui fa riferimento anche il presidente Giorgio Heller, ma il problema paradossalmente è un altro. Ovvero che nessuno dei due schieramenti appare, secondo quanto avvenuto negli ultimi mesi, una soluzione credibile per il futuro della società toscana. Tanto che la sensazione è che serva una opinione terza, una sorta di giudice supremo (o di babysitter verrebbe da dire) che decida quale possa essere la soluzione migliore. Un’ipotesi, questa, chiaramente impossibile da mettere in pratica visto che spetta solo agli azionisti decidere le sorti di una società, ma la voglia che esista un cavillo che lo permetta, c’è. Anche perché questa faida intestina per eleggersi salvatore della patria, ma soprattutto per evitare l’onta di essere il boia del club amaranto, ha francamente stancato".

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