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Olbia, quel faro chiamato Ragatzu

Olbia, quel faro chiamato RagatzuTUTTO mercato WEB
© foto di Sandro Giordano/Olbia Calcio
mercoledì 6 dicembre 2017, 15:012017
di Luca Bargellini
fonte Tuttoc.com

In linea molto generale, si potrebbe fare una distinzione tra calciatore bravo e calciatore forte, con i primi che sono quelli che nelle situazioni meno complesse riescono a emergere ottimamente, i secondi quelli che lo fanno anche nelle situazioni complicate. Quelli, insomma, che cantano e portano la croce, fanno bene più cose insieme anche quando queste sembrano inconciliabili tra loro.

Non sta attraversando un momento di particolare gioia l'Olbia, che si è presentata al weekend con tre gare sconfitte alle spalle, 6 gol incassati e uno solo fatto: morale non proprio alle stelle, soprattutto in virtù dell'ultima gara, quella persa in casa del Prato, dove i galluresi hanno espresso tutto tranne che un buon calcio. L'avversario di domenica era la Lucchese, una formazione rimaneggiata ma guidata da un condottiero vero, Lopez, che in Sardegna non andava certo a fare una gira al mare: tanto che si è pure portata in vantaggio, non riuscendo però a chiudere il match "a causa" di Daniele Ragatzu, vero e proprio faro della truppa sarda.

E mai descrizione fu più azzeccata: si intende per faro una struttura dotata di un sistema capace di emettere potenti segnali luminosi di aiuto e di riferimento nella navigazione, quella che la squadra di Mereu a tratti perde, salvo poi ritrovarla grazie al proprio capocannoniere.

Che non segna, è vero, ma ribalta la gara facendo segnare - e riscattare, dopo l'autogol di domenica scorsa e dopo una prova fino a quel momento insufficiente - Ogunseye: da un lungo rinvio di Aresti, stop al volo del numero 10 e assist in direzione del compagno che ha l'obbligo morale di finalizzare al meglio la sontuosa azione. E se i gol di Ragatzu rimangono 9, salgono a 7 gli assist: 10 punti conquistati dai bianchi grazie ai gol del classe '91, altrettanti quelli conquistati con gli assist.
Ragatzu determinante in un'Olbia che gioca anche per esaltarne il talento.