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Paganese, brutto scivolone a Rende: si riapre la crisi

Paganese, brutto scivolone a Rende: si riapre la crisiTUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
sabato 21 ottobre 2017, 17:312017
di Stefano Sica

Dopo tre pari consecutivi torna alla sconfitta la Paganese, che cade al cospetto del Rende (1-0) al termine di una gara che ha visto i calabresi creare più di qualche grattacapo a Gomis nella prima mezz'ora ma mettere la freccia nella ripresa nel momento di maggiore equilibrio tra le due squadre. A sorpresa il tecnico azzurrostellato, Massimiliano Favo, punta tutto sul 4-2-3-1, accantonando il solito 4-3-3. C'è posto quindi per Regolanti in attacco con Bensaja a supporto (Talamo va in panchina). Con Cesaretti e Scarpa sugli esterni, la cerniera di centrocampo è composta da Carcione e Tascone. In difesa, Piana è confermato al fianco di Carini, con Picone e Della Corte terzini. Inamovibile Gomis tra i pali (il senegalese ancora una volta risulterà uno dei migliori). Per il Rende di Bruno Trocini, consueto 3-5-2.
Si parte e i ritmi sono lenti. Entrambe le squadre studiano idee e strategie avversarie, ma è poi il Rende ad interpretare trame di gioco più convinte e propositive. Vivacqua è uno spauracchio per la difesa azzurrostellata, perforata spesso dalle parti di Della Corte e in difficoltà sulle accelerazioni biancorosse. Gomis respinge una punizione di Laaribi e fa il miracolo quando ipnotizza Actis Goretta, il quale aveva trovato il corridoio giusto involandosi verso la porta ospite. Ci vuole almeno mezz'ora per vedere la Paganese uscire dal guscio: una bella combinazione che vede quattro azzurrostellati alla partecipazione, porta Tascone a confezionare la sassata da 30 metri che Forte non respinge accompagnando il pallone sulla traversa. E' solo a quel punto che il Rende abbassa la propria intensità facendosi vivo successivamente con un sinistro insidioso di Viteritti (Gomis è attento).
Anche ad inizio ripresa c'è ancora una certa simmetria di buone intenzioni: a un tiro mancino alto di Della Corte risponde Laaribi con un calcio franco che attraversa tutta l'area di rigore. Tuttavia gli azzurrostellati costruiscono al 10' una palla-gol davvero ghiotta: Picone si invola a destra e sfodera un traversone chirurgico sul secondo palo che diventa ossigeno puro per Cesaretti il cui sinistro potente chiama Forte ad un intervento provvidenziale.

Entra Ngamba per un Bensaja generoso sebbene anonimo nel ruolo di partner offensivo di Regolanti, ma la Paganese va sotto (64') proprio quando sembra che il match si adagi sul filo dell'equilibrio: Laaribi, che precedentemente aveva sollecitato i riflessi di Gomis con un siluro, batte l'angolo su cui si avventa il neo entrato Rossini (nella foto), appostato in totale solitudine sul secondo palo e impietoso nel bucare il numero uno senegalese da pochi passi. Sciagurata nella circostanza la difesa azzurrostellata nel perdersi l'ex Pro Piacenza. Un'inconsistenza strutturale già evidenziata in passato in situazioni di palle alte. E' la mazzata che indebolisce le difese immunitarie della squadra di Favo, da quel momento incapace di reagire. E infatti è ancora Gomis a superarsi su una punizione velenosa del solito Laaribi (tra i migliori dei biancorossi), prima che Ngamba vinca un contrasto con Pambianchi e scagli la conclusione poderosa che spegne la sua corsa di poco a lato. Favo le prova tutte e, dopo aver avvicendato Talamo con Scarpa, schiera Buxton in coppia con Regolanti disegnando un quadrifoglio offensivo assai spericolato (e completato dallo stesso Talamo e Cesaretti). Ma da segnalare c'è poco o nulla. In realtà il Rende sta controllando già da un po' la sfida senza particolari patemi, e non rischia praticamente nulla se non in pieno recupero quando una gustosa palombella dalla sinistra di Cesaretti trova l'inzuccata di Regolanti a due metri da Forte, che si deve distendere per evitare guai peggiori. I calabresi vincono di misura ed è una condanna giusta per una Paganese che ha fatto ben poco per vincere, rimanendo vittima ancora una volta delle proprie amnesie difensive e del proprio atteggiamento minimalista.
I Top e Flop azzurrostellati: molto positivo il primo tempo sia di Scarpa (per tenuta atletica e generosità in fase di ripiegamento) sia di Tascone, sempre lucido e attivo al netto della traversa colpita. Decisivo, infine, Gomis con le sue parate. Non si è ripetuto Regolanti, spesso avulso dal gioco anche per mancanza di profondità e di veri rifornimenti. Ad intermittenza Cesaretti, impalpabile Bensaja nel ruolo di "gancio" di Regolanti e spesso in affanno Della Corte su Viteritti, specie nel primo tempo.