Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Paganese, Favo: "C'è qualche problema, ma attendo di recuperare tutti"

Paganese, Favo: "C'è qualche problema, ma attendo di recuperare tutti"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
domenica 24 settembre 2017, 16:352017
di Stefano Sica

Uno stop che rappresenta un campanello d'allarme. La Paganese cade al Torre con la Juve Stabia (1-2) e per gli azzurrostellati si tratta della seconda sconfitta interna intervallata dal pari con la Reggina. Tre le gare che hanno visto la Paganese uscire a mani vuote ed effetto Massimiliano Favo che, almeno al momento, si è arrestato dopo i primi quattro punti racimolati tra Cosenza e Reggina. E', insomma, un momento di difficoltà che il trainer azzurrostellato non nasconde.

L'ANALISI - "Abbiamo preso due pali e avremmo potuto pareggiare subito la partita con Tascone e Regolanti. Poi sono d'accordo che non siamo stati brillanti sotto il profilo del gioco. Non riusciamo a riportare con personalità ciò che proviamo durante la settimana. Ma è stata una partita decisa da episodi e nel secondo tempo abbiamo preso due pali, più una buona occasione con Carini. Non siamo stati belli ma abbiamo preso il raddoppio nel momento in cui stavamo iniziando a spingere di più. C'è stato un batti e ribatti e abbiamo lasciato la palla lì. In C l'esperienza conta e abbiamo peccato in questo. Un aspetto da cui sono scaturiti gli episodi che ci hanno condannati. Noi abbiamo sofferto nella manovra e loro sono stati più pimpanti e bravi ad imbrigliarci. Ma, guardando le occasioni concrete, avremmo meritato qualcosa in più".

SUI SINGOLI - "Baccolo e Regolanti? Baccolo lo conoscete già. Sicuramente stanno giocando con problemi evidenti. I cambi di modulo in partita vengono fatti proprio per adeguare le caratteristiche dei giocatori che abbiamo a quelli che entrano. Mi sono giocato la carta dei quattro calciatori davanti con Cesaretti più centrale, avendo lui fatto il rombo l'ultimo anno a Santarcangelo. E poi Buxton e Talamo potevano dare più fastidio con questi avversari strutturati. Facendo tutte queste prove, è ovvio che si perde un po' di fisionomia. Ma prima si faceva fatica a fare qualcosa di logico e razionale. Poi loro si sono messi a cinque e, con l'ingresso di Scarpa, ho provato a limitare i loro esterni bassi insieme a Cesaretti rimesso a sinistra. Peccato che il rigore sia arrivato troppo tardi".

BENSAJA OUT - "Giocare con Bensaja, Baccolo e Tascone insieme, avrebbe reso il centrocampo più leggero. Non avremmo avuto peso fisico. Ho optato per uno che corresse un po' di più come Bernardini, considerando che nella sua zona dovevamo fronteggiare un giocatore di spessore fisico come Matute. Abbiamo fatto fatica e successivamente ho messo lì Baccolo che già aveva giocato così a Catanzaro, proprio per dare esperienza in quella zona di campo. Bensaja non ha lo spessore fisico degli altri e, comunque, per me è un periodo di conoscenza delle caratteristiche dei miei giocatori. Col senno del poi siamo tutti bravi e chi perde è un somaro, ma a vivere gli allenamenti siamo noi".

ERRORI DIFENSIVI - "Stiamo giocando con Carini e con un '97, Meroni. Entrambi sono arrivati in extremis e non possono avere un'intesa già ottimale dopo tre partite. Il tempo neanche ci aiuta perché andremo subito a Matera con un giorno in meno di lavoro. Abbiamo bisogno di recuperare tutti, a partire da Piana per finire alla leadership di Carcione. Poi la società non si tirerà indietro in caso di limiti strutturali. Sono convinto che il presidente farà qualcosa come ha sempre fatto".

LIMITI OFFENSIVI - "Loro hanno sempre giocato col 4-3-3 e ci hanno un po' sorpreso col rombo. Dovevamo sfruttare in ampiezza le uscite coi nostri terzini. Invece loro si sono accentrati molto. Regolanti deve attaccare di più la profondità e non essere statico verso l'interno. Non so se siano le sue caratteristiche fisiche e tecniche, ma in passato, quando stava bene, era un lottatore. Cambiare modulo è difficile per le caratteristiche dei nostri centrocampisti: sarebbe complicato supportare due attaccanti e due esterni offensivi. Non abbiamo ali in grado di fare le due fasi padroneggiando la fascia. Carcione, per esempio, è più adatto ad un centrocampo a tre".

ASPETTO PSICOLOGICO - "Non sono preoccupato dei giovani, i quali, in un contesto positivo, riescono a dare il loro apporto in termini di brillantezza ed entusiasmo, quello che viene a scemare se però non fai risultato. Io ora devo recuperare principalmente quei giocatori che devono darci una grossa mano sotto il profilo qualitativo e caratteriale, oltre che dell'esperienza. Oggi, per esempio, avevo una panchina giovane. Io però sono arrivato qui convinto di poter lavorare su questa squadra e resto ancora del mio parere. Aspetto soprattutto Carcione, che aiuterà perché ha spessore fisico ed esperienza".