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Paganese, Fusco: "Noi giovani e con tante assenze, occorre tempo"

Paganese, Fusco: "Noi giovani e con tante assenze, occorre tempo"TUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
domenica 21 ottobre 2018, 11:502018
di Stefano Sica

Non è bastato l'orgoglio alla Paganese per uscire sconfitta dal match col Catania. Una reazione che avrebbe potuto produrre anche un pari insperato nella ripresa dopo il tris micidiale calato dagli etnei nel primo quarto d'ora. Per Luca Fusco, trainer degli azzurrostellati, occorre ripartire da qui, provando a superare i problemi oggettivi che attanagliano la squadra.

IMPRESA VICINA - "L'inizio è stato disastroso, poi i ragazzi sono stati bravi a rientrare in partita. Ho visto una squadra orgogliosa, cattiva ed era la reazione che mi aspettavo. Abbiamo sfiorato l'impresa contro una corazzata, ci ha frenati solo un rigore che a mio avviso era dubbio. Io comunque non ho avuto mai nulla da rimproverare ai ragazzi e l'ho sempre detto anche a costo di risultare impopolare. Una squadra che deve salvarsi ha l'obbligo di metterci principalmente la cattiveria agonistica. Col Catania si è vista di più. Era dura riprendersi e i ragazzi sono stati bravi. Parigi ha avuto la palla del pari e siamo stati sfortunati. Bisogna lavorare e ripartire da questo secondo tempo".

ASSENZE E PECCATI DI GIOVENTU' - "Vorrei giocarmi le partite avendo tutti i componenti della rosa a disposizione. Ci mancavano Cesaretti, Fornito, Schiavino e Musacci, quest'ultimo non lo abbiamo mai avuto. Con tutti disponibili, sarebbe una Paganese diversa. Non dico che risolveremmo tutti i nostri problemi, ma questo è un dato oggettivo. In difesa siamo pochi: per esempio Acampora è uscito per problemi muscolari e Della Corte per crampi e finisce che si è costretti ad adattare altri giocatori. Una squadra giovane ha bisogno di più tempo per lavorare ed è normale che, nei momenti difficili, tenda a deprimersi. Avere qualche giocatore esperto, ti permette di garantirsi un approccio diverso alle partite. Poi giochi col Catania e puoi anche sentirti inconsciamente battuto appena entri in campo. Quando ci siamo scrollati di dosso questo peso, è andata diversamente. I ragazzi devono capire che bisogna giocarsela sempre anche quando si sa di avere con l'avversario un divario tecnico e di esperienza. Non voglio cercare alibi, ma un '98, un '99 e un 2000 componevano il nostro terzetto difensivo al cospetto di elementi come Curiale, Lodi e Marotta che magari affrontavano per la prima volta. Certe difficoltà sono normali. A questi ragazzi bisogna dar tempo. E tutti dovrebbero capirlo".