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Paganese, una salvezza da conquistare per far 13

Paganese, una salvezza da conquistare per far 13TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
sabato 26 maggio 2018, 15:252018
di Stefano Sica

Marcello Torre, ore 17. Ultimo atto stagionale per la Paganese, a caccia di una salvezza e di un altro sogno da vivere. Sono 12, infatti, le annate vissute dalla Paganese tra i professionisti. Un’eccellenza per la città, un vanto per la Campania calcistica. Oggi, però, nel match 2 di play-out contro il Racing Fondi, non ci sarà spazio per il passato e per i ricordi. E neanche per i difetti più o meno visibili di un gruppo che quest’anno non ha spiccato mai il volo ma che, in appena 90 minuti, potrà riscattarsi e dare un senso alla propria esperienza in azzurrostellato. Non diserteranno l’appuntamento i laziali ed è giusto così: per quanto le rimostranze sul regolamento che ha privato la Berretti dell’accesso ai Quarti nel campionato di categoria restino valide per tutta una serie di chiare ragioni, condannarsi autonomamente alla retrocessione in D sarebbe stata una forma di protesta eccessiva se non di puro autolesionismo. Si riparte dal 2-2 del Purificato. Gara in cui gli azzurrostellati sono stati capaci di mostrare ancora una volta il meglio e il peggio di se stessi. Il leitmotiv di una stagione difficile, vissuta sempre sul filo di un equilibrio precario. Positiva la squadra nell’approccio e nella concentrazione post vantaggio, quando la difesa ha retto degnamente gli attacchi rossoblù, controllando il possesso palla avversario e addormentando spesso il gioco con astuzia. Sugli scudi Cesaretti (e non solo per il gol “regalatogli” da Elezaj) e sontuoso Ngamba nel contenere la qualità di Ciotola da un lato, e limitare il supporto di Paparusso dall’altro. Diversa la ripresa, che ha visto un Fondi più audace e battagliero nei ritmi, maggiormente sicuro di sé e capace di sfruttare due ripartenze concesse da un atteggiamento scriteriato e totalmente in antitesi con quello visto prima dell’intervallo. A quel punto la Paganese si è sciolta come neve al sole, restando a terra per un buon lasso di tempo. Un po’ si è ripetuto il film dello scorso novembre, quando Cesaretti salvò quasi in extremis la Paganese evitando – dopo il vantaggio maturato nel primo tempo con Carini – una sconfitta che sembrava certa grazie all’1-2 messo a segno dagli ospiti nella ripresa. E’ stata anche un po’ la "vendetta" delle seconde linee, col pari confezionato sull’asse Talamo-Bensaja, gettati nella mischia da De Sanzo quando la frittata sembrava fatta per via di una palese incapacità reattiva. Si sa che le sfide della post season si giocano sul filo dei nervi e di una condizione fisica migliore, polverizzando spesso il fattore campo. Sotto questa ottica, la Paganese ha trovato i suoi due tesoretti. Si attende il miglior Scarpa, poco brillante nella sfida di Fondi. Scorie dell’infortunio al polpaccio che lo aveva tenuto fermo per qualche settimana privandolo del consueto ritmo partita. Già stringere i denti è stato tanto. E chi avrebbe potuto farlo se non il capitano di mille battaglie. Del resto l’asso torrese è stato l’uomo decisivo per questa Paganese, il vero leader, colui che ha tirato la carretta per troppo tempo e senza il quale forse l’annata azzurrostellata avrebbe preso una piega peggiore. Una settimana di allenamento in più gli avrà giovato sicuramente.

FORMAZIONI - L’undici titolare ricalcherà grosso modo quello visto sette giorni fa al Purificato, col solo inserimento di Gomis per Galli (autore comunque di un’ottima prova). Permane un piccolo dubbio sull’impiego di Cernigoi, uscito malconcio da una seduta di allenamento qualche giorno fa, ma filtra ottimismo. Nel 3-5-2 di De Sanzo, quindi, Ngamba (a destra) e Della Corte (a sinistra) agiranno come esterni, supportati dal trio difensivo composto da Meroni, Piana e Carini. Nacci guiderà il centrocampo formato da Tascone e Scarpa, attacco affidato al duo Cernigoi-Cesaretti. Dovesse saltare l’impiego di Cernigoi, si preparerebbe Talamo. Dal canto suo, Pasquale Luiso potrebbe puntare da subito su quel 4-2-4 che si è modellato dopo il momentaneo svantaggio rimpiazzando il 4-3-3. I rossoblù, del resto, hanno un solo risultato a disposizione e proprio il tecnico, nel post-gara, ha fatto intendere che potrebbe optare per una soluzione di questo tipo che consentirebbe di affidarsi ancora a due esterni di qualità (Ciotola e Addessi) e al doppio attaccante (Nolè, Mastropietro e Corvia per due maglie). Pagani è pronta per vivere un altro pomeriggio di fuoco. Perché la favola azzurrostellata continui.