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Piacenza, Garilli alza bandiera bianca: fallimento vicino

Piacenza, Garilli alza bandiera bianca: fallimento vicinoTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
mercoledì 21 marzo 2012, 16:002012
di Stefano Sica

Sono tutt'altro che tranquille le acque in casa Piacenza. Il club è oramai ad un passo dal fallimento, come certificato stamane dall'au Fabrizio Garilli all'uscita dall'aula del giudice Maurizio Boselli. Presenti anche alcuni ultras biancorossi: "Con mio grande rammarico informo che, nonostante gli innumerevoli sforzi, non solo economici, fatti in questi ultimi mesi, la società Piacenza Calcio, all'udienza odierna, non ha potuto ragionevolmente opporsi alle istanze di fallimento pendenti contro la stessa. Purtroppo, come ben noto, la richiesta di un pronto intervento rivolta alle autorità e alle Istituzioni Comunali e Provinciali, nonché alla classe imprenditoriale locale, per consentire alla squadra e alla città di Piacenza, di continuare la propria presenza nel panorama calcistico italiano, del quale, pur con alterne fortune, è stata protagonista, anche grazie agli ingenti sforzi profusi da mio padre, dalla mia famiglia e da ultimo dal sottoscritto, non ha ricevuto l'esito sperato, in quanto nessun imprenditore si è reso anche solo disponibile ad esaminare l'ipotesi di supportare il piano di rilancio della società sotto la vigilanza del Tribunale. Infatti, l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci del Piacenza Calcio lo scorso mese di gennaio 2012, dopo la copertura delle perdite pregresse effettuata con la rinunzia a crediti miei e della mia famiglia per più di 3 milioni di euro (risorse finanziarie effettivamente versate nel corso del 2011) non è stato sottoscritto da alcun soggetto: i contatti coltivati con gli interlocutori interessati nel periodo in questione (tra cui la società danese Propreco) si sono rivelati poi non percorribili per diverse ragioni, ben note al Tribunale.

Nemmeno la politica di efficientamento e rinnovamento societario (quali da titolo esemplificativo e non esaustivo l'abbattimento dei costi del personale, l'incremento delle entrate tramite cessioni di calciatori con contratti troppo onerosi per la categoria disputata, il contestuale rafforzamento della squadra, la sostituzione del socio Italiana Srl) perseguita con la pazienza dei fornitori e soprattutto, il prezioso aiuto di tutti, i collaboratori e i dipendenti della Società, a cui va il mio personale ringraziamento, oltre ai risultati sportivi ottenuti nell'ultimo periodo dalla squadra con grande spirito di dedizione e grazie al costante supporto della tifoseria che non ha mai fatto mancare la sua presenza, sono stati in grado di stimolare l'intervento finanziario di soggetti terzi, indispensabile per garantire la continuità aziendale e con essa, la progressiva soluzione dei problemi". Un triste destino che sta accomunando, quindi, gli emiliani alla Triestina, dopo la retrocessione simultanea dello scorso anno dalla B. Il Giudice, dunque, dovrebbe decretare entro tre giorni il fallimento della società biancorossa e nominare il Curatore fallimentare. Ai giocatori, comunque, è stata versata nelle ultime ore parte dello stipendio relativo al trimestre luglio-settembre.