Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Piacenza, Gatti saluta: "La mancata Serie B e il caso Cacia hanno influito sulla scelta"

Piacenza, Gatti saluta: "La mancata Serie B e il caso Cacia hanno influito sulla scelta"TUTTO mercato WEB
sabato 6 giugno 2020, 14:49Serie C
di Claudia Marrone

Conferenza stampa mattutina in casa Piacenza, con l'ormai ex presidente Marco Gatti che ha salutato la piazza, passando la mano al vice presidente Roberto Pighi. Queste le parole di Gatti, riprese da sportpiacenza.it: "Lasciamo una società pulita senza debiti e nel segno della continuità. Ringrazio tutti quelli che ci hanno accompagnato dall’inizio, i dirigenti, gli sponsor, gli allenatori, un particolare ringraziamento a mister Franzini che è anche un amico. Adesso contribuiremo per tre anni come sponsor ma il nostro appoggio andrà avanti finché ci sarà Roberto Pighi".

Andando poi sul percorso in biancorosso: "Sono stati anni intesi, quando arrivammo io e mio fratello nel 2012 trovammo il deserto. Pian piano abbiamo costruito e alla fine possiamo dire di aver mantenuto l’impegno preso in quella famosa sera al campo Calamari. Abbiamo riportato il Piacenza nei professionisti dopodiché, permettetemi di dirlo, forse siamo andati anche oltre sfiorando la Serie B. Una promozione che avrebbe probabilmente cambiato molte cose e dato vita a un altro progetto triennale. Questa mia decisione è la conseguenza di quanto avevo fatto in autunno, quando diedi le dimissioni ma poi rientrarono. Maturavo da tempo la scelta di uscire. La questione economica non è centrale, i soldi vanno e vengono, è l’impegno personale che iniziava davvero a farsi troppo pesante per me, soprattutto dopo 8 anni. Molte persone non hanno idea di che cosa voglia dire fare il presidente di un club così importante: decisioni da prendere, responsabilità di continuo, dopo un po’ di anni sono tutti aspetti che pesano su una persona. Lo scorso anno poteva cambiare le cose, certo, pensate che dopo la partita di Trapani un presidente di una società molto importante mi ha detto “Gatti, tu molto semplicemente non dovevi salire l’anno scorso, non era il tuo momento”. Fa parte del gioco del calcio? Forse. Però anche questo ti stanca e ti fa pensare".

La conclusione è arrivata poi al caso Daniele Cacia, culminato con l'addio anticipato del bomber ai biancorossi: "Sicuramente sì, quella serata ha influito sulla mia decisione di staccarmi dalla società. Il clima che si era creato in quel periodo non mi piaceva, c’è stato un momento in cui la gente si è messa in testa che noi dovevamo fare sempre di più, di più e ancora di più. E poi, sinceramente, pensavamo io e mio fratello di aver raggiunto una credibilità maggiore rispetto a quella di un calciatore. I presidenti in Serie C lo fanno per passione, per i giocatori è solo un motivo economico, eppure siamo stati sminuiti davanti a un giocatore e questo devo dire che mi ha molto infastidito".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile