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Pres. Padova: "Caos bandiere, chiesti lumi all’Osservatorio Nazionale"

Pres. Padova: "Caos bandiere, chiesti lumi all’Osservatorio Nazionale"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
venerdì 29 novembre 2019, 19:34Serie C
di Claudia Marrone

Ha destato non poco scalpore la possibile multa che rischia di riceve il Pisa dopo la decisione del questore di Padova, che, appellandosi alla burocrazia, potrebbe far infliggere una multa al club toscano a seguito dell'esposizione, in occasione della gara di Cittadella, dei vessilli cittadini: le bandiere rossocrociate, simbolo dell’antica repubblica marinara, sono considerate fuorilegge poiché non era stato autorizzato il suo ingresso nel settore ospite.
Stesso discorso, come spiegato nei giorni scorsi, per il Leone di San Marco esposto dai tifosi del Padova in solidarietà della Venezia alluvionata.
E di questo, con una nota ufficiale, ha parlato il presidente biancoscudato Daniele Boscolo Meneguolo: "La situazione che si sta creando ci preoccupa. Prima dell’inizio della partita con il Rimini, in Tribuna Est e in Tribuna Fattori non è stato consentito l’ingresso di bandiere, “pezze” e striscioni che non erano stati autorizzati dal GOS. A quanto ci risulta, nessuno di questi aveva contenuti violenti, offensivi o di discriminazione razziale o territoriale.
Con una determinazione dell’8 marzo 2007 l’Osservatorio ha stabilito che possono liberamente entrare allo stadio solo le bandiere riportanti i colori sociali della propria squadra e quelle degli Stati rappresentati in campo. Tutte le altre, e tutti gli striscioni, necessitano di una richiesta alla Società e successivamente dell’approvazione del GOS.

Dal 30 marzo 2007 la determinazione deve essere recepita nel regolamento d’uso di tutti gli impianti.
Con questa base normativa, però, abbiamo ragione di ritenere che se le indicazioni contenute nella determinazione saranno fatte rispettare alla lettera, ad ogni partita rischiano di esserci incomprensioni e sanzioni per i tifosi padovani. Ogni quindici giorni, circa cinquemila persone si siedono sugli spalti dell’Euganeo per seguire le nostre partite, è improbabile che tutti siano a conoscenza dell’esatta linea di confine che delimita ciò che è introducibile senza richiesta scritta da ciò che non lo è.
A noi, come credo ai nostri tifosi, piacerebbe che il tifo per il Padova si possa esprimere con tutti i colori, sempre nel rispetto della massima sicurezza e legalità. Due giorni fa abbiamo chiesto delucidazioni all’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive circa la normativa e la possibilità di poterla cambiare. La prossima settimana parleremo nuovamente con l’Osservatorio e con il nostro Questore per uscire da una situazione che sta complicando la vita a tutti e che, ripeto, ci preoccupa perché rischia di mettere in discussione tutta quella parte di folklore, colore e divertimento che dal nostro punto di vista deve caratterizzare l’evento gara”.

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