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Pres. Reggiana: "Squadra e club sono coesi, la città ci crede. Vogliamo la Serie B"

Pres. Reggiana: "Squadra e club sono coesi, la città ci crede. Vogliamo la Serie B"TUTTO mercato WEB
lunedì 13 luglio 2020, 14:04Serie C
di Claudia Marrone

Un match da dentro o fuori, un match che vale una stagione: quello che stasera affronterà la Reggiana è infatti questo, una delle poche opportunità rimaste per approdare in Serie B. Gara del Secondo Turno della Fase Nazionale dei playoff, poi semifinale e finale: dopo l'ottimo secondo posto in campionato, gli emiliani dovranno tentare la scalata attraverso gli spareggi, che partirà questa sera contro il Potenza.
Un punto della situazione, in conferenza stampa, è stato fatto da patron Luca Quintavalli: "E' un piacere rivedervi dopo tanto tempo, il problema del Covid ha toccato tutto il mondo, ma ora è importante ora vedersi, è solo così che si trasmettono davvero le emozioni: abbiamo lavorato tutti da casa, anche noi, calciatori compresi, ora siamo pronti. La squadra è arrivata al meglio al rientro dopo il lungo stop, ma la volontà ai ragazzi non è mai mancata, sono sempre stata bravissimi e seri, è una cosa giusta da sottolineare: ora però mi toccherà prendere delle pastiglie per la pressione alta perché in 9 giorni ci giochiamo una stagione! (ride, ndr) A parte tutto, arrivati a questo punto, credo non ci siano più dei livelli calcistici che possano essere condizionati da chi sei o cosa hai fatto, perché sono 90' che ti giochi ormai da squadre che hanno passato un periodo di altissimo livello e sono arrivate li con merito, per altro in una situazione straordinaria data dal lockdown: ogni gara va affrontata come si deve, indipendentemente dall'avversario, che si chiami Potenza o altro. A noi manca la partita sulle gambe, ma no l'allenamento o l'intensità, vedo nei miei un livello competitivo altissimo e anche molta cura dei dettagli, per i quali il mister è un maniaco: non abbiamo lasciato nulla al caso. Siamo riusciti anche a farci concedere lo stadio per un allenamento, non era banale e scontata questa concessione, per cui ringrazio chi ha reso possibile il tutto: era per noi determinante poter riassaporare il campo sul quale giochiamo. Dovremmo solo stare attenti a parole e parolacce che si sentiranno, i cartellini volano!".

Un pari e due vittorie, questo separa gli emiliani dalla B: "Ci sto pensando da quando è iniziato il lockdown. Avevamo la convinzione di poter essere premiati in quanto miglior seconda, sul campo avremmo meritato la Serie B, siamo vicini a questo traguardo, ed è il momento più positivo da quando è nata la nuova Reggiana: squadra e club sono coesi, e la città ci crede. Speravo di riuscire ad aprire lo stadio per l'occasione, ma vedremo alla ripresa, la salute viene avanti a tutti: il virus è solo assopito perché è variato, ma non è sparito, quindi occorre stare attenti. Premio eventuale ai ragazzi? Devo intanto toccarmi nuovamente le chiavi che ho in tasca! (ride, ndr) Sicuramente ci sarà, ma vi lascio con la curiosità, non è detto sia di danaro, magari è qualcosa di diverso ma comunque molto importante".

Sui versanti societarie e di sponsorizzazioni: "Abbiamo anche noi subito una grossa perdita economica, che rimane un rammarico anche perché tante attività erano programmate per il Centenario, ma qualcosa potrebbe essere traghettato alla ripartenza: festeggeremo i 101 anni. I soci che hanno lasciato? Io li ringrazio, senza di loro non saremmo riusciti a essere qua, hanno lasciato un segno: il nostro obiettivo era costruire da zero un'azienda, che ha dato basi importanti e grande attrattiva al marchio Reggiana. C'è la volontà di aprire anche ad persone serie, facciamo parte di qualcosa che ha un valore. A ogni modo spero che la Serie C prenda ora più un modello da impresa".

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