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Pres. Rimini: "Anno nero del calcio. Lega A e Juve hanno responsabilità"

Pres. Rimini: "Anno nero del calcio. Lega A e Juve hanno responsabilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Angelo Palmas
mercoledì 3 ottobre 2018, 13:382018
di Tommaso Maschio

Il presidente del Rimini Giorgio Grassi in un'intervista rilasciata al Corriere Romagna attacca duramente le istituzioni calcistiche per il caos ripescaggi che sta condizionando questi mesi e per la situazione generale del calcio italiano: “La sensazione è che tutto il mondo del calcio italiano stia vivendo un’annata che passerà alla storia, non per i meriti, ma per i danni e disastri che si sono prodotti, dalla sciagurata eliminazione nelle qualificazioni alle fasi finali dei Mondiali al flop dell’elezione di un uomo che fosse espressione del mondo del calcio e che sapesse affrontare i problemi messi a nudo da quella eliminazione. La mia idea è che gran parte dei guasti provocati è stata determinata dal semi-monopolio instaurato dalla Lega A e dal monopolio sportivo ed economico della Juventus che sta vincendo l’ottavo scudetto in un sistema malato perché non si è pensato alla mutualità. Questo incide molto sulla Serie C e in accordo con i colleghi la Lega chiederà una mutualità diffusa per tutte le società a prescindere dal minutaggio. Ogni società sarà libera di investire sui giovani come crede, godendone anche dei benefici. Una mutualità di almeno 500.000 euro per squadra a salire.

- continua Grassi – Stiamo vivendo una situazione di esasperazione assoluta tanto che se non verranno fatte le riforme in breve tempo e si dovesse continuare così anche nella prossima stagione molti di noi non iscriveranno le squadre. Abbiamo anche pensato di fermare il campionato per tutto il periodo necessario per affrontare con risolutezza il tema delle sofferenze in essere e pretendere subito gli aggiustamenti. Tanto i costi ci sono lo stesso. Stiamo giocando un campionato falsato, sia perché è partito in ritardo per i vari ricorsi, sia perché mi risulta che globalmente ci siano cinque società di serie C che non hanno presentato regolare fidejussione all’atto dell’iscrizione, un documento fondamentale, il che inficia ogni giorno la regolarità del campionato. Di conseguenza, è ineludibile l’intervento del Governo, compresa la riforma del sistema di giustizia, primo grado e appello”.