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Reggiana, quel centenario che fa male senza il professionismo

Reggiana, quel centenario che fa male senza il professionismoTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
martedì 17 luglio 2018, 09:152018
di Claudia Marrone

Una Serie C ancora difficoltà, una Serie C che ogni anno perde pezzi. Più o meno gloriosi, ma comunque parti integranti della categoria: e non occorre essere una formazione big per destare scalpore, in Serie C tutte le società sono equiparate a livello di valore, la categoria è del resto la stessa.
E quella di ieri è stata una giornata complessa, che però non lascia strascichi, alla fine gli esiti sono arrivati da soli, senza attendere corsi e ricorsi: delle formazioni che in un primo momento erano state escluse dal prossimo campionato, ha fatto rumore la mossa della Reggiana, che nella mattinata ha diffuso il comunicato dove veniva annunciato che non sarebbe stato presentato alcun ricorso.

Un centenario che sarebbe arrivato l'anno prossimo e che non sarà festeggiato tra i professionisti: buon compleanno Reggiana, certamente.
Quello che più ha sorpreso è stata la tempistica con la quale la famiglia Piazza si è disimpegnata: dall'euforia del post Robur Siena, con i proprietari più agguerriti che mai e determinati nel riscattarsi dai torti (più o meno reali) subiti nella semifinali playoff, all'addio annunciato solo qualche giorno prima del fatico 30 giugno, data nella quale doveva essere presentata la domanda di iscrizione al prossimo campionato. Richiesta presentata, ma senza la necessaria difejussione: mancanza che ha portato alla momentanea esclusione, e alla débâcle di ieri. Nel giorno di CR7 a Torino, nel giorno in cui la Serie C poteva passare più in sordina, e forse lo è passata, ma non nel cuore dei reggiani. Che ieri avevano avuto sentori, con tanto di minacce apparse sui muri dello stadio di Reggio proprio all'indirizzo della proprietà: poi due righe sul sito ufficiale, distaccate, asettiche, che coincidono però con gli sguardi sempre seccati di lady Piazza e con l'assenza dalla città della famiglia, che si è preoccupata maggiormente delle vacanze.

Certo, altre squadre non si sono iscritte, la Fidelis Andria a esempio, altre hanno avuto i loro problemi, e si potrebbe si parlare di tutte. Ma erano situazioni più attese, già durante la scorsa annata. Ferite per il calcio, indubbiamente, ma quella della Reggiana è appunto quella più sorprendente. Per i motivi citati. E ora? Ai posteri l'ardua sentenza.