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Samb, Gianni: "Mi confronto con gente che non vuole bene al club"

Samb, Gianni: "Mi confronto con gente che non vuole bene al club"
© foto di Giovanni Padovani
giovedì 23 novembre 2017, 23:592017
di Ivan Cardia

Conferenza stampa dai toni accesi in casa Sambenedettese, dove oggi ha preso la parola il dg Andrea Gianni. Ecco quanto riportato dal sito ufficiale: "Vi posso garantire che la prestazione di ieri, non tanto per il gioco, ma per l'atteggiamento, ci hanno così tanto infastiditi che non sono stato per niente tenero nello spogliatoio. Ha inziato il nostro Mister ieri, subito dopo la partita, e credo di non aver mai visto una persona così determinata, diretta, schietta e feroce all'interno di uno spogliatoio. Questa è l'analisi della partita di ieri: pur avendo realizzato oltre dieci palle goal abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere perché noi siamo la Sambenedettese e non ci possiamo permettere di perdere determinate partite, e non solo ieri, perché abbiamo un blasone e una città da rispettare e noi ne siamo pienamente coscienti, ma vi posso assicurare che chi lavora qua dalla mattina alla sera di questo è cosciente e su questo sta lavorando. Abbiamo tenuto a rapporto la squadra adesso e abbiamo deciso di portarla in ritiro. Fortuna loro l'albergo di Cascia è ancora pieno dei terremotati a cui va il nostro sostegno e non volevo andare ad incidere su un momento già drammatico che già stanno vivendo, e quindi ho trovato un posto a noi più favorevole che è a Monteprandone, Hotel San Giacomo, quindi la squadra oggi pomeriggio si allena, domani mattina partirà e starà là fino a lunedì, e partiremo da lì alla volta di Teramo per vincere, perché questo è l'unico risultato che noi vogliamo.
Queste sono le mie spiegazioni per quanto riguarda la squadra, che era giusto dare a gente che lavora, come i giornalisti, che ieri non erano presenti, sia ai nostri tifosi che ci supportano e sopportano quotidianamente.

Amo sempre mettere la faccia in quello che dico, in quello che faccio e nelle cose in cui credo. E' doveroso da parte mia fare un passaggio: quando il nostro Presidente Franco Fedeli minaccia di andar via o dice che è stufo, o dice che non se la sente più o dice che è stanco di determinate situazioni, al tifoso normale che vive la Sambenedettese quotidianamente può sembrare strano, al tifoso più appassionato che viene in trasferta e che si fa 600 chilometri e lotta anche tra la vita e la morte per la Sambenedettese può sembrare ancora più strano, ma vi posso garantire che strano non è.
Noi viviamo in una quotidianità che la città di San Benedetto deve sapere, noi viviamo quotidiani attacchi di persone che non vogliono e non amano la Sambenedettese ed è nostra cura debellarli, ma è giusto che la gente sappia perché io mi sono stufato di tacere, soccombere e di mettere la faccia sempre per le questioni negative. Io devo fare quotidianamente i conti con chi, come il nostro ex Direttore Sportivo Sandro Federico, che nelle sue pagine Facebook continua a scrivere sulla Samb dell'anno scorso e che il nostro Presidente è un pazzo isterico, e questo non lo permetto, perché lui, pur essendo esonerato, ha continuato a percepire il suo stipendio, e chi vi parla non ha il contratto, chi vi parla non costa nulla alla Sambenedettese, e questo sia ben chiaro. Oppure trovarmi lettere di avvocati dove il nostro ex Team Manager chiede 50mila euro alla Sambenedettese per ferie non retribuite o quant'altro, nonostante fosse stato esonerato e nonostante avesse percepito tutto dall'inizio alla fine pur non lavorando. Io non sono stato mai pagato se non ho lavorato e sfido chiunque di voi a dirmi il contrario. Questa è la gente che vuole bene alla Sambenedettese, questa è la gente che gira per San Benedetto? No, non è questa. La gente di San Benedetto è quella che ci supporta sulla Curva, sui Distinti, in Tribuna, è quella che si fa 600km, la gente che lavora per la Sambenedettese e per San Benedetto ha perso la famiglia, ha perso i figli, vive quotidianamente per la Sambenedettese e ve lo posso garantire, ma non permetterò mai a nessuno di intaccare l'onorabilità della Sambenedettese, perché ce la sentiamo nostra, perché me la sento mia, perché me la sento nel cuore e perché dò la mia vita per la Sambenedettese. Mi prenderò le quelere, ben vengano le quelere, almeno ho difeso quello in cui credo, la Sambenedettese, almeno ho difeso un blasone, almeno ho difeso una città. Io sono irruento e troppo deciso nei modi, probabilmente, troppo ferreo nelle regole, troppo rigido? Non lo so, ma di certo voglio insegnare ai miei figli che se lavori vieni pagato, se ti comporti bene devi andare avanti, ma se manchi in qualcosa fai mea culpa e stai zitto. Questa è la Società Sambenedettese.

Ieri abbiamo avuto gli ispettori della Covisoc e ci fanno i complimenti sui nostri conti, sono anni che non succede una cosa del genere, e non perché chissà che cosa, ma perché la città se lo merita, perché il tifo se lo merita, perché la gente di San Benedetto se lo merita, ma state pur certi che fin quando il Presidente Fedeli e il figlio Andrea saranno al timone della Sambenedettese determinate persone e determinati atteggiamenti non passeranno, che si sappia.
Abbiamo combattuto contro la strumentalizzazione per 2mila biglietti che abbiamo portato a dei bambini, vi pare normale che io debba fare un comunicato stampa per una cosa inventata? Perché abbiamo dato un sorriso a duemila bambini di San Benedetto. Bene, continuerò a farlo, ogni domenica, per la città, per i colori, per i nostri tifosi, e chissà se la stessa veemenza viene utilizzata per chi lotta tra la vita e la morte e non possiamo esprimerci su questo perché sennò ci diffidano, ma state pur certi che la nostra vicinanza Luca ce l'ha, perché una nostra delegazione è andata, perché la nostra maglietta ce l'ha.

Questo è il mio sfogo, lo sfogo di una persona che vive la squadra e San Benedetto 24h su 24h. Non sono il Direttore Generale con la giacca e la cravatta che si mette dentro l'ufficio e che pensa solo ai conti, i conti me li faccio quando i nostri cari calciatori se ne vanno a casa a riposarsi, o la mattina alle 7:30 quando i primi ad arrivare siamo io e Nazzareno Marchionni. La gente che merita, la San Benedetto vera, e faccio un paragone, non è chi mi fa scrivere dall'avvocato o chi si scaglia contro la Sambenedettese solo ed esclusivamente per soldi, ma è Pietro Buongiono che fa il Team Manager da noi.

E' bene che si sappia, e ho voluto una conferenza stampa per questo: le persone che intendono denigrare, che intendono lucrare, che intendono far male alla Sambenedettese, alla Famiglia Fedeli e alla città di San Benedetto qua non passano, che si sappia.

Quindi mandate via i giocatori, perché la gente che fa male sono i giocatori giusto?
"Su questo non sono pienamente d'accordo, perché non possiamo fare di tutta un'erba un fascio. Sicuramente c'è qualcuno che non si sta impegnando, prenderemo dei provvedimenti, ma sappiamo benissimo come funziona il calcio professionistico. L'apertura del calciomercato sarà a gennaio, ma stai pur certo che abbiamo già preso dei provvedimenti e saranno noti a tutti".

Quando dice che sono già stati presi provvedimenti, si tratta di provvedimenti disciplinari o tecnici?
"Stiamo valutando insieme al Mister. Oggi sicuramente qualcuno non si allenerà, qualcuno starà a riflettere, abbiamo degli appuntamenti nei prossimi giorni con i procuratori dei giocatori. Noi non vogliamo aspettare gennaio, però se vorranno aspettare gennaio intanto non saranno neanche convocati. Noi siamo soggetti a delle regole ben precise e quindi non possiamo mettere in condizione i giocatori in maniera particolare, quindi dobbiamo garantire al giocatore di allenarsi, poi se sarà convocato o meno per scelta tecnica quello spetterà al Mister. Se metteremo fuori rosa qualcuno ve lo faremo sapere, lo vedrete dagli allenamenti, abbiamo una riunione tecnica più tardi, dopo l'allenamento, alle 19:00 e decideremo. Noi non dobbiamo fare nessun comunicato in merito alle decisioni che prenderemo, non dobbiamo giustificare niente a nessuno, noi dobbiamo mettere a conoscenza soltanto i nostri giornalisti perché stanno lavorando, e i nostri tifosi delle problematiche, non solo sportive. Noi siamo soggetti a delle regole ben precise e quindi non possiamo mettere in condizione i giocatori in maniera particolare, quindi dobbiamo garantire al giocatore di allenarsi, poi se sarà convocato o meno per scelta tecnica quello spetterà al Mister".

Sono stati spesi male quest'anno 'sti soldi.
"Non penso proprio: i soldi sono stati spesi in maniera oculata e la squadra è forte. Chiunque l'abbia visto l'ha detto. Poi l'impegno del singolo è un'altra questione, ma non è vero che i soldi sono stati spesi male, questo non lo accetto, perché persone incompetenti e delinquenti le avete viste per anni qui e fortunatamente da qualche anno a questa parte avete delle persone serie che possono anche sbagliare, ma senz'altro sono delle persone serie".