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Se Atene piange, Sparta non ride: una giornata intensa sulla Via Emilia

Se Atene piange, Sparta non ride: una giornata intensa sulla Via EmiliaTUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Padovani
mercoledì 23 novembre 2016, 09:152016
di Tommaso Maschio

È stata una giornata intensa quella appena passata sulla Via Emilia e sopratutto ricca di sorprese. Tutti infatti si aspettavano un deciso cambio di marcia - leggasi esonero di Simone Pavan - in casa Modena, squadra terzultima in campionato che non vince da un mese e mezzo e reduce da un pesante 3-0 subito fra le mura amiche da parte del Pordenone, e invece è una sessantina di chilometri a ovest che si consuma un ribaltone inatteso e di vaste proporzioni col Parma che in un sol colpo esonerava non solo l'allenatore Luigi Apolloni, ma il direttore tecnico Lorenzo Minotti e quello sportivo Andrea Galassi, portando alle dimissioni il presidente Nevio Scala legato a doppio filo ai tre sopraccitati.

Proprio nelle ore in cui Pavan riceveva nuovamente fiducia dalla società canarina, in grosse difficoltà su altri fronti come vedremo, a Parma si consumava un ribaltone inatteso nonostante il pesante 4-1 subito al Tardini per mano del Padova e un campionato fatto finora di alti e bassi, di un gioco poco convincente, ma che comunque vedeva i ducali in piena zona play off e ad appena quattro lunghezze dal Venezia capolista. Una decisione presa dai sette fondatori della società e che questa mattina Marco Ferrari, vice presidente, spiegherà in conferenza stampa. Il Parma intanto è stato affidato all'ex capitano Stefano Morrone, che probabilmente guiderà la squadra contro l'Ancona, in attesa che la proprietà sciolga i dubbi sia per quanto riguarda la nuova dirigenza (Pierpaolo Marino, Fabrizio Larini e Manuel Gerolin i nomi emersi in serata) e il nuovo allenatore (Edy Reja, Delio Rossi, Zdenek Zeman e Hernan Crespo).

Per usare un vecchio adagio però se Atene piange, Sparta non ride. Se Parma infatti vive una vera e propria rivoluzione, a Modena si spinge per fare altrettanto a partire dai quadri dirigenziali più alti. A farsi portavoce di questa esigenza è l'assessore allo sport Giulio Guerzoni che attraverso una nota ufficiale sul sito del Comune chiede alla proprietà un segnale chiaro: "Per noi il futuro del Modena Fc, che nel 2017 compie 105 anni di storia, non può essere rappresentato da questa proprietà. Il presidente Caliendo, quindi, sia conseguente a ciò che lui stesso ha dichiarato, ovvero proceda alla vendita della società. E lo faccia in fretta". Una sorta di ultimatum a cui Caliendo non può più sottrarsi se non vuole inasprire ulteriormente le tensioni con la città.