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Sicula Leonzio, uomini prima che giocatori: le lacrime di Arcidiacono

Sicula Leonzio, uomini prima che giocatori: le lacrime di ArcidiaconoTUTTO mercato WEB
© foto di Ufficio Stampa U.S. Arezzo
martedì 15 agosto 2017, 10:122017
di Claudia Marrone

Nel calcio girano soldi, i calciatori sono tutti privilegiati, non esistono più le bandiere: ecco i luoghi comuni più in uso circa quello che è lo sport più amato del mondo, ecco quello che la maggior parte delle persone pensano.
Ma non è esattamente così, soprattutto se si esula dalle maggiori categorie e si arriva alla Serie C, dove i giocatori non sempre riescono a riscuotere quanto spetta loro (basti vedere le società che ogni anno spariscono), dove gli investimenti sono sempre più esigui e dove invece è più facile trovare sportivi davvero attaccati alla maglia. E dove si parla prima di tutto, ma questo discorso vale per ogni categoria, di persone, che come tali hanno un vissuto alle spalle, una vita da vivere e dei sentimenti: esattamente come chi non gioca a calcio.
Il sentimento, però, deve obbligatoriamente scindersi dalla professione, le scelte prese, come accade per ogni lavoro, devono prima tutto portare al bene personale: non sempre, pertanto, si può affibbiare la parola “mercenario” a chi calca i campi di calcio, chiunque nella vita punta al meglio e alla propria crescita, in qualunque ambito.
Stessa cosa che ha fatto Pietro Arcidiacono, talentuoso esterno ora in forza alla Sicula Leonzio, che ieri, nella gara di Coppa Italia Lega Pro, si è trovato di fronte al Catania, anzi, al suo Catania, quella squadra della quale non ha mai vestito la maglia ma che ha sempre tifato essendo nativo del posto: gli uomini di Lucarelli hanno vinto in rimonta per 3-2, ma ad aprire le danze, in favore della Sicula, è stato proprio Arcidiacono.

Che da vero professionista quale si è sempre dimostrato, ha dato più del 100% per la maglia che veste ora, ma non ha poi trattenuto l'uomo: le lacrime sono scese dai suoi occhi, quasi a volersi scusare con la sua gente. E il “Massimino” si è alzato, per battergli le mani, nonostante tutto.
Questo è il calcio, quello vero. Non si dica poi che è solo uno sport.