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TMW - Catania, Lo Monaco sulle riforme: "Servono rinunce dolorose"

TMW - Catania, Lo Monaco sulle riforme: "Servono rinunce dolorose"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 7 maggio 2018, 11:282018
di Tommaso Maschio
fonte Dalla nostra inviata Claudia Marrone

L'amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com della mancata promozione diretta e delle riforme necessarie alla Serie C: “Serve a poco dire come arriva o non arriva la squadra ai play off perché si tratta di una lotteria, è difficile imporre il valore superiore perché sono troppo estemporanei. La partita è sempre più decisa dagli episodi e i numeri dicono che il Catania ha fatto 70 punti e le prime due del Girone A e B hanno fatto 68 e 63 punti. Abbiamo vinto 10 gare in trasferta, abbiamo il miglior attacco e la miglior differenza reti, ma non è bastato e ora ci toccano i play off. In passato, tanti anni fa, li ho disputati da quinto in classifica con l'Acireale e lo vincemmo contro squadroni molto più forti. Resta il rammarico perché avevamo la possibilità di superare il Lecce e conquistare la promozione conquistando appena un punto anziché sei pur davanti a un pubblico numeroso. Faccio i complimenti ai salentini ma resta il rammarico di non avercela fatta. Avevamo vinto anche la battaglia di nervi contro di loro, ma poi non abbiamo fatto i conti col risultato del campo perché non vincere quelle due gare non ci ha consentito di sorpassarli dopo un recupero incredibile”.

Sulle riforme per la Serie C: “Come al solito c'è una grande confusione, dettata da una grande verità. Difficilmmente questa lega può mantenersi per come è strutturata, bisogna passare per una riduzione delle squadre e chi pensa che la Serie C possa diventare un campionato giovanile sbaglia perché in Italia è sempre stato qualcosa di diverso, ha sempre avuto un proprio spessore, un proprio valore. Trapani-Catania ha portato 25mila spettatori allo stadio ed è un grande risultato, ci sono grandi piazze in C e questa serie è sempre stata una fucina importante per il nostro calcio. Si ha il dovere di alimentarla anche passando attraverso a rinunce dolorose come la perdita di alcune squadre. È stato un errore permettere alle squadre di Serie D di accedere subito alla Serie C, l'eliminazione del cuscinetto della C2 è stata una scelta sbagliata. In Serie C abbiamo tutti i doveri della Serie A, ma la paga del soldato semplice, un'equazione che non può reggere visto e l'unico rimedio è ridurre le squadre.

Sulle squadre B: “A chi servirebbero? Oggi si permette alle società di C di avere tanti giocatori di A valorizzati. Con le seconde squadre li avrebbero? Fermo restando che io sono del parere che parlare di settore giovanile è una falsa speranza. I soldi buttiamoli nelle strutture e nei settore giovanili”.