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TMW RADIO - Accardi: "Giusto l'ampliamento in Lega Pro"

TMW RADIO - Accardi: "Giusto l'ampliamento in Lega Pro"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
venerdì 5 agosto 2016, 18:302016
di Luca Esposito

Un'approfondita riflessione sull'ampliamento della Lega Pro e sulle squadre di terza serie che meglio si stanno muovendo sul mercato. Ecco cosa si è potuto evincere dalle parole di Guglielmo Accardi, ex difensore e negli ultimi anni Direttore Sportivo di Nocerina e Casertana. Difatti l'ex difensore di Cavese e Ternana, intervistato da TMW Radio, ha parlato delle sue esperienze alla Cavese ed alla Nocerina, della Lega Pro che verrà, analizzando la nuova riforma ed il mercato delle squadre di terza serie, e l'ultima stagione della Casertana, dove ha ricoperto in carriera il ruolo di Direttore Sportivo: "La Casertana è stata una sorpresa nella prima parte dello scorso campionato in quanto, a fronte di un progetto ridimensionato, la squadra aveva trovato un'ottima quadratura, favorita anche dal fatto di avere in rosa giocatori importanti e senza alcuno stress derivante dalla classifica, riuscendo a portarsi al primo posto alla fine del girone di andata. In seguito c'è stato uno scellerato mercato di riparazione che ha visto, purtroppo, protagonisti il Dg Pannone ed il presidente Lombardi, nel frattempo rientrato in società, che hanno fatto in modo che quel giocattolino così perfetto fosse praticamente distrutto, non conoscendo forse quelle che sono le dinamiche che si instaurano in uno spogliatoio. In seguito le dirette avversarie Benevento, Foggia e Lecce hanno approfittato di questa situazione, con la Casertana che si è dovuta accontentare di una quinta piazza, venendo sconfitta nei playoff dal Pordenone".

Sui ritocchi che avrebbe apportato nell'ultima stagione della Casertana: "Nelle tre annate precedenti noi facevamo nel mercato di Gennaio una sola operazione per ogni stagione, un po' perché eravamo contenti di quello che si era fatto nel mercato estivo ma anche perché, quando una squadra va bene, vanno centellinati gli interventi, in quanto bisogna capire quali sono gli equilibri e cosa si va ad intaccare. Quello che è mancato l'anno scorso è stato l'acquisto di giocatori funzionali al progetto tecnico, con i nuovi arrivati che non solo hanno creato confusione nelle idee del tecnico ma anche instabilità nello spogliatoio, facendo perdere autostima in giocatori giovani ed inesperti che fino a quel momento avevano fatto bene. Molte volte il mercato di riparazione deve essere fatto guardando alle dinamiche e agli equilibri dello spogliatoio, non solo al valore tecnico dei giocatori".

Sulla Cavese e sulla Nocerina, sue ex squadre: "Io della Cavese ho ricordi importantissimi in quanto lì ho mosso i primi passi da calciatore, ho disputato i miei primi campionati da professionista ed in seguito mi sono trasferito a Cava de' Tirreni, dove vivo tuttora. Della Nocerina ho dei bei ricordi per quanto riguarda gli anni della direzione sportiva, in quanto anche lì abbiamo tirato fuori una società dal dilettantismo e l'abbiamo portata su ben altri palcoscenici e, una volta lasciata la gestione, ho dovuto purtroppo assistere ad un depauperamento di tutto quello che avevamo costruito".

Sul mancato ripescaggio della Cavese in Lega Pro: "Posso solo dire che la società metelliana ha sbagliato un gol a porta vuota perché sbagliare le procedure per richiedere il ripescaggio è stata veramente una cosa imperdonabile. Non è un caso in quanto la società non ha voluto affidarsi ad un professionista del settore, qualcuno che avrebbe potuto anche avere gli interlocutori giusti e mettere in campo le procedure giuste che avrebbero portato sicuramente al ripescaggio della Cavese, in quanto ne aveva pieno diritto. La società è stata esclusa per un vizio di forma nella presentazione del ripescaggio, anche se le parole di Tavecchio hanno lasciato un piccolo spiraglio per un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Speriamo che si possa percorrere questa strada in quanto tornare tra i professionisti attraverso la vittoria del campionato di Serie D è cosa ardua".

Sul mercato delle big di Lega Pro: "In Lega Pro ci sono grosse piazze come Lecce, Foggia, Parma, Padova, Venezia, Matera e Reggiana che possono contare su blasone, tradizione e possibilità economiche, capaci quindi di allestire organici di primo livello. Nonostante ciò va detto che da qui alla fine del mercato ci potrebbero essere delle sorprese in quanto ci sono squadre di blasone che hanno operato poco e male. Un occhio di riguardo a quelle società che, pur non avendo grossi mezzi, si stanno muovendo bene sul mercato e potrebbero dire tranquillamente la loro".

Sull'ampliamento dell'organico della Lega Pro a sessanta squadre: "Sono favorevole a questa riforma in quanto in Italia ci sono tante piazze di tradizione che hanno visto campionati importanti e devono avere la possibilità di partecipare a campionati importanti, come ad esempio la Reggina ed il Taranto. È chiaro che la Lega Pro deve trovare un format in quanto questo deve divenire un campionato autosufficiente, nel senso che deve trovare qualche risorsa per evitare questi stillicidi di fine ed inizio campionato, con società che affrontano tante situazioni poco piacevoli".

Sul metodo "verticale" adottato per la composizione dei futuri tre gironi di Lega Pro, con Parma e Venezia nel Girone B: "Io sono d'accordo su questa variazione dei gironi perché secondo me sarà interessante per molte società spostarsi e giocare in altre regioni, dando così un taglio un po' più nazionale a questo tipo di campionato. Il fatto che si trovino due società come Venezia e Parma nello stesso girone non deve sorprendere in quanto in tutti i gironi ci sono dualismi, competizioni e grosse squadre. Sinceramente non me la sento di dire che un girone sarà più competitivo di un altro in quanto ogni girone hanno una storia a sé, al suo interno vengono fuori i valori delle squadre e dei giocatori importanti, quindi credo che questi valori bilanceranno tutte le situazioni. Tuttavia nel Girone C, quello meridionale, ci sono piccole società che rischiano di diventare squadre cuscinetto rispetto ad altri gironi, però per quanto riguarda il vertice credo che siano tre gironi di prim'ordine".

Sul futuro: "Sono in attesa di trovare una società che voglia affidarsi ad un direttore sportivo esperto e che ha dimostrato di aver lavorato seriamente negli ultimi anni. Il progetto non è un problema in quanto, da buon direttore sportivo, porterei io stesso un progetto serio e ben strutturato".