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TMW RADIO - Dg Pistoiese: "La Serie C dovrà ridimensionarsi, puntare su giovani e mutualità"

TMW RADIO - Dg Pistoiese: "La Serie C dovrà ridimensionarsi, puntare su giovani e mutualità"TUTTO mercato WEB
© foto di Claudia Marrone
venerdì 15 maggio 2020, 19:34Serie C
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Marco Ferrari, direttore generale della Pistoiese, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Marco Ferrari, dg della Pistoiese, si è collegato in diretta con Stadio Aperto, trasmissione in onda sulle web frequenze di TMW Radio: "Siamo in una situazione eccezionale, è accaduto quello che nessuno si sarebbe aspettato e ha lasciato tutti impreparati, sul lato sportivo, sperando che quello sanitario ora vada meglio. L'impreparazione è soprattutto normativa: senza una legge che permette di cristalizzare la classifica entro una certa scadenza, qualsiasi cosa sarà decisa ci saranno scontenti e ricorsi, perciò dovremo trovare una soluzione che limiti i danni e garantisca continuità al sistema, quella perfetta è impossibile da trovare per chiunque. Serve una sorta di compromesso. Si vorrebbe giocare ma non si può neanche mettere a rischio le carriere di sportivi e addetti ai lavoratori".

La società Pistoiese che posizione ha?
"Noi abbiamo votato per il merito sportivo (media punti e Carpi in Serie B, ndr). Non abbiamo interessi in gioco, e la soluzione playoff ci sembrava impraticabile, sarebbe stato come un altro campionato".

Che riforma serve al sistema?
"Se, come sembra, non ci sono le condizioni, dobbiamo trovare il modo di raccogliere i cocci ed archiviare la stagione, tutelando quanto più possibile gli addetti ai lavori. La notizia della cassa integrazione è importante ma dobbiamo assolutamente programmare, altrimenti saremo in ritardo e ci ritroveremo gli aspetti negativi nella prossima stagione. Sarà importante darsi delle regole e ridimensionarsi se servirà, ma c'è da iniziare a lavorare. Si parla di ricominciare la Serie A al 13 giugno con un determinato protocollo, ma per la Serie C quale protocollo ci sarà per la ripresa? Condizionare anche la prossima stagione per noi sarebbe anche compromettere il centenario. Se non siamo riusciti a fare le riforme in tempi normali, non vedo come si possa in un momento di così grande emergenza. Vedo più verosimile una stagione cuscinetto, per vedere come ne usciamo. Poi potremo davvero ripensare l'insieme del sistema calcio".

Cosa avevate in mente per festeggiare il centenario?
"La situazione ha messo un po' tutto in discussione, sarà da rivedere anche in base alle normative. L'iniziativa più bella in questo momento sarebbe poter giocare davanti ai nostri tifosi nella prossima stagione, perché il calcio è pubblico e spettacolo: sarebbe un successo grandioso. Da tempo poi lavoriamo sul centenario, abbiamo messo in produzione una maglia ad hoc da gioco, un'altra celebrativa... Abbiamo incontrato il sindaco di Pistoia chiedendogli che in tutte le manifestazioni della città ci sia uno spazio dedicato al simbolo sportivo della città: vogliamo radicarci ancora di più nel territorio, rendendo il centenario un momento per ritrovare il senso d'appartenenza. Poi ci sono altre cose che non voglio svelare, ma saranno all'altezza del blasone del club".

Come si prepara alla prossima stagione una società di Serie C?
"Già prima la C viveva una situazione di grande squilibrio finanziario, e la situazione si è solo aggravata. Dobbiamo sicuramente ridimensionarci e lavorare sulla mission della categoria, quella di valorizzare i giovani, chiedendo un sistema mutualistico da parte dei club di Serie A, aumentando questa forma di contribuzione, se si vuole tenere in piedi il sistema. Mi sembra che sia già avvenuto all'estero. Dobbiamo stringerci in qualche modo alle nostre città, cercando le risorse nelle categorie produttive del territorio".

A quale Pistoiese è più legato?
"Negli ultimi anni ce ne sono tante, ho ancora grandi rapporti umani con alcuni tecnici e giocatori. Abbiamo fatto due promozioni, da Eccellenza e D, che ci sono rimaste nel cuore. Per non fare torto a nessuno, per la mia generazione la formazione della conquista del campionato di Serie B contro il Lumezzane a Cremona nei playoff. Avevo 15 anni e ricordo la gioia dei festeggiamenti per qualcosa di eccezionale".

Ad oggi per la Pistoiese come si pone l'idea della Serie B?
"L'obiettivo è di migliorarsi e andare in campo sempre per vincere. La Serie B è un sogno, un qualcosa che dobbiamo avere nella testa per gli stimoli quotidiani che servono a lottare per cose importanti. Abbiamo fatto passi avanti ma dobbiamo crescere da tanti punti di vista, soprattutto sugli impianti che sono fondamentali per un eventuale passaggio di categoria. Ci stiamo lavorando, e spero che l'anno del centenario possa essere una stagione di rilancio, in cui vengano fuori situazioni favorevoli per programmare nel medio periodo un qualcosa che oggi ci appare come più lontano di quanto non sia".

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