Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Patron Novara: "Covid, ricordo 2 giorni su 15. Serie A troppo egoista per aiutarci"

TMW RADIO - Patron Novara: "Covid, ricordo 2 giorni su 15. Serie A troppo egoista per aiutarci"
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 27 maggio 2020, 18:53Serie C
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Maurizio Rullo, patron del Novara, intervistato da Francesco Benvenuti
00:00
/
00:00

Maurizio Rullo, patron del Novara, ha parlato nel corso di Stadio Aperto, trasmissione in onda sulle frequenze web di TMW Radio, cominciando nel suo intervento dal racconto con la personale esperienza avuta nell'aver contratto il Coronavirus: "Non è stata una passeggiata, dopo 15 giorni intubato in terapia intensiva posso dire che è stata dura, dura, dura. Non ricordo nulla di quello che è successo, solo il giorno che sono entrato e gli ultimi due prima di uscire dall'ospedale".

Giusto che la Serie C riparta?
"Secondo me potrebbe essere difficile riprendere e finire tutto il campionato, ma ci sarebbe una possibilità giocando i playoff: se gli altri sono d'accordo, per me è la cosa più giusta. Con tutte le partite che rimangono, altrimenti non vedo una soluzione semplice".

La Federazione ha storto il naso al blocco delle retrocessioni.
"La FIGC cerca di evitare troppi ricorsi, altrimenti diventa un caos. I presidenti avrebbero dovuto prenderci più in considerazione, siamo noi che scendiamo in campo, paghiamo i giocatori e sosteniamo la Serie C".

Serve una defiscalizzazione, una riduzione delle squadre? La situazione economica della C non è buona.
"Assolutamente, i costi sono tantissimi. Un imprenditore da solo fa fatica a portare avanti tutto come un'azienda. Sento in giro che vorrebbero fare due gironi di Serie B, a meno che non defiscalizzi la Serie C o la rendi semi-professionista, non mi piace. Serve più aiuto, gli imprenditori sono obbligati a mettere mano ai portafogli e portare avanti un progetto, investendo sperando domani che ci sia un ritorno".

Sareste in grado di far rispettare l'attuale protocollo sanitario?
"Sicuramente con il nostro centro sportivo possiamo rispettarlo, anche se secondo me andrebbe un po' modificato in questo momento, soprattutto per altre squadre che non riescono a sostenerlo economicamente. Ci siamo adeguati e abbiamo attivato allenamenti singoli nel rispetto delle regole".

Sulla questione medici?
"Noi abbiamo il nostro e anche lui inizialmente ha votato per non giocare, ma perché era responsabile. Come altri: dei sessanta, quasi tutti i club hanno votato di no. Ora però anche secondo lui i playoff si possono benissimo disputare".

La prossima stagione come la vede?
"Non capisco questi tempi morti, sono due settimane che abbiamo fatto il Consiglio di lega eppure dobbiamo aspettare il 3 giugno per capire come organizzare la prossima stagione: io è il primo anno che sono qua, e mi hanno sospeso, per me è importante, invece non si sa niente. Ci vorrebbe più celerità, per come ragiono io, ma sappiamo come sono i tempi italiani".

Come si è comportato il calcio?
"Le squadre di A hanno pensato solo ai propri interessi: non li ho visti preparati, come però nessuno si aspettava neanche una cosa così. Già da novembre, quando si è sentito che c'era la pandemia in Cina, dovevamo organizzarci meglio, anche se siamo stati tutti impreparati. La Serie A pensa solo a se stessa e a null'altro, noi della B e della C siamo trascurati. Al Novara abbiamo dodici squadre giovanili e pensiamo a portare avanti i calciatori italiani, anche chi è in alto dovrebbe sostenerci di più".

Si aspetta un fondo di solidarietà da parte della Serie A? Perché all'estero è già accaduto...
"Lo so, ma credo che in Italia non avverrà, c'è troppo egoismo tra le parti".

Sulle giovanili?
"Da quando mi sono rimesso, abbiamo a iniziato a lavorare subito sul settore giovanile. Non dico che fosse gestito male dai miei predecessori, solo che con quello che è successo bisogna studiare come andare avanti. Non dico che senza aiuti ci sarà un taglio netto, ma gli sprechi andranno sistemati".

Che fare per una Serie C dove sempre più club falliscono?
"Queste situazioni ci saranno ancora, se l'imprenditore dall'inizio non ha programmato la stagione, a metà si trova in difficoltà. Se speri di fare il colpaccio o simili, meglio stare lontano dal calcio: senza equilibrio non porterai mai avanti una squadra di Serie C. Ma neanche di Serie B".

Qual è il vostro sogno?
"Più che un sogno, qualcosa di concreto come sono io: non voglio giocare in Serie C, ma puntare alla B. Quello è il nostro obiettivo, e se non sarà quest'anno ci proveremo il prossimo. Ci siamo già mossi sul mercato anche se preferisco non dire nulla finché non è chiaro".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile