Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tuttocuoio, Falivena: "Ho provato a tenere la barca pari. Serviva un confronto"

Tuttocuoio, Falivena: "Ho provato a tenere la barca pari. Serviva un confronto"TUTTO mercato WEB
© foto di Claudia Marrone
venerdì 16 giugno 2017, 20:062017
di Tommaso Maschio

Il capitano e difensore centrale del Tuttocuoio Roberto Falivena intervistato da Tuttolegapro.com ha parlato della stagione dei toscani culminata con la retrocessione fra i dilettanti: “Per il forte legame che ho con questi colori ho preferito il silenzio, di non espormi perché i panni sporchi vanno lavati in famiglia e non era giusto rendere pubbliche determinati situazioni. Mi prendo le mie responsabilità, ma credo che un mea culpa generale sarebbe servito almeno per dire che le responsabilità vanno divise tra tutti. Dal mio punto di vista credo che le prime avvisaglie ci fossero già ad agosto, non si era creata una amalgama forte fra nuovi e vecchi e qualche perplessità che questo binomio fosse vincente l’avevo avuta, poi si è arrivati allo sfilacciamento societario, e li sono iniziati i grossi problemi. Quello che più mi ha fatto male è che è venuta a mancare fiducia in alcune persone, me compresa, o almeno questo è quello che io ho percepito, e l’errore di ambo le parti è stato quello di non avere mai avuto un confronto, che probabilmente avrebbe anche ridimensionato quello che poi si è creato a gennaio. Sono mancati rinforzi d'esperienza e si è pensato più che altro a creare alibi a situazioni che potevano essere risolte. - continua Falivena - Sia dentro che fuori dal club c’è stata una caccia alle streghe su persone che neppure erano più legate alla società, mentre sarebbe stato opportuno sedersi tutti insieme e confrontarsi su cosa fosse da migliorare sotto il profilo tecnico, ma anche umano. Io stesso sono stato accusato di non essere in grado di svolgere il mio ruolo di capitano quando invece ho sempre parlato con la squadra perché coi ragazzi era doveroso farlo, mentre non lo era con l’esterno come già ho detto, per mediare a tante situazioni. Sono sempre stato vicino alla squadra squadra, anche quando ero alle prese con l'infortunio e sono dispiaciuto che in occasione dell'ultima e decisiva partita a infortunati e indisponibili non sia stata data l'opportunità di aggregarsi al gruppo.

Perché sono restato? Il forte legame verso quei colori, che da sei stagioni difendo. Andarsene sarebbe stato facile, ma io non ci stavo a passare per quello che abbandonava nelle difficoltà, un capitano non lo fa. Un capitano prova a salvare il salvabile, o al massimo affonda con tutti se le circostanze sono proprio più grandi di lui. Perché sia chiaro nel calcio si perde e si vince tutti insieme. Futuro? Con la retrocessione in Serie D il mio contratto, al di la degli ultimi sviluppi, era già invalidato. Per il momento non ci sono situazioni in ballo, vedremo quello che succederà di qui a breve”.