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Un miracolo fatto in casa: La Giana Erminio vola dove mai avrebbe sognato

Un miracolo fatto in casa: La Giana Erminio vola dove mai avrebbe sognatoTUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
mercoledì 5 aprile 2017, 09:152017
di Tommaso Maschio

La rivelazione della Lega Pro ha – potremmo dire – un nome e un cognome: Giana Erminio. Il club di Gorgonzola, che si chiama così in onore di un dicannovenne caduto durante la prima guerra mondiale e insignito della medaglia d'argento al valor militare, sta infatti scalando le posizioni nel Girone A della terza serie italiana grazie a un cammino che pare inarrestabile nel nuovo anno: nove vittorie, due pareggi e appena una sconfitta per un totale di 29 punti in 12 partite e gli scalpi prestigiosi di Cremonese, Livorno, Alessandria e Piacenza da esibire alla cintura in vista del finale di stagione e con tutta probabilità nei prossimi play off promozione per la Serie B che la Giana affronterà per la prima volta nella sua storia. Un vero e proprio miracolo che ha però basi solide, anzi solidissime.

La Giana infatti può vantare la proprietà più longeva del calcio italiano grazie a Oreste Bamonte, presidente e proprietario ininterrottamente dal 1985 a oggi, e un tecnico come Cesare Albè in carica da ben 24 anni che in carriera ha conquistato quattro promozioni in Eccellenza ( con tre titoli di Promozione), una in Serie D e una in Lega Pro con un tris consecutivo dal 2011-12 al 2013-14 che ha permesso per la prima volta alla Giana di approdare fra i professionisti. Un unicum per il nostro calcio che troppo spesso non permette di programmare e progettare il futuro facendosi prendere dalla frenesia del tutto e subito, cosa che se fosse accaduta a Gorgonzola avrebbe portato al divorzio fra le parti molti anni fa. Così non è stato e da questa pazienza è nato un piccolo miracolo fatto in casa – viste anche le presenze di Enrico Albè nel settore giovanile dal 1997 e di Angelo Colombo, quasi quarant'anni al servizio della Giana da giocatore prima e dirigente poi - che ora può rivolgere lo sguardo a una serie – la B- che nessuno probabilmente a Gorgonzola avrebbe mai sognato di poter vedere così vicina.