Vibonese, Caffo: "Altri non rispettano le regole. Agiremo legalmente"
Non ci sta la Vibonese, e annuncia ricorso dopo la retrocessione in Serie D seguita alla disputa dei play out. Patron Pippo Caffo si rivolegerà intanto al Coni, ma, come lo stesso dichiara a La Gazzetta del Sud, non si escludono anche altri gradi di giudizio se non arriveranno risposte ritenute adeguate dal club. Ecco le parole del massimo dirigente rossoblù:
“Mi sento defraudato dal Messina e da chi non era in regola. Per questo motivo ho deciso di percorrere tutte le strade a disposizione per far valere le nostre ragioni. Le regole sono fatte per essere rispettate e valgono per tutti, non solo per la Vibonese. Noi la nostra partita la giocheremo ai tavoli del Collegio di garanzia del Coni e siamo convinti di potercela fare. Aspettiamo quindi che venga fissata l’udienza e non escludo di ricorrere al Tar del Lazio per chiedere un risarcimento per i danni arrecati da questo mancato rispetto delle regole. Faremo tutti i passi necessari e, per il momento, restiamo nel perimetro della giustizia sportiva sperando di avere risposte adeguate”.