Vrenna e il ritorno al Crotone: "Non faccio proclami, sarà un campionato lungo e difficile"

"La comunicazione in questi due anni è mancata, ma è fondamentale. Vogliamo collaborare con la stampa in maniera costruttiva con continuità. I risultati perseguiti dalla squadra negli ultimi due anni non hanno aiutato perché si è dato spazio al silenzio che non aiuta mai. Avremo rapporti con la tifoseria con una comunicazione diretta, con iniziative dove verranno coinvolti i tifosi su idee che stiamo sviluppando": esordisce così, nella conferenza stampa odierna (ripresa da ilrossoblu.it), il Dg del Crotone Raffaele Vrenna.

Tornato nella sua Crotone, e nel suo Crotone, dopo un anno alla Pro Vercelli: "Il mio ritorno spero sia gradito perché tutti sanno quanto tengo al Crotone, non perché è della mia famiglia, ma tengo alla mia città e al suo nome, e deve andare più in alto possibile. Viviamo in un territorio difficile ma non siamo secondi a nessuno. I crotonesi sono un popolo che lotta e che ha fame. Bisogna tornare allo stadio perché è quello che è mancato, ma lo capisco per le delusioni, il tifo è amareggiato, nove vittorie in un anno e mezzo sono poche: ma ora vorrei che i tifosi venissero allo stadio, con una campagna abbonamenti accessibili, specie per le famiglie, penso che una mano così tesa non ci sia mai stata da parte nostra. Prezzi bassi, in curva potrà accedere una famiglia composta da tre persone a 100 euro. Daremo abbonamenti per le scuole. Lo stadio è di fondamentale importanza quest’anno. Dobbiamo riconoscere i nostri errori. Adesso siamo qui per ricostruire un gruppo forte dall’interno societario e dal gruppo squadra. L’umiltà deve essere la parola chiave iniziando da me a finire a tutti. Andremo in campi difficili, non è un campionato che si vince con facilità e non basta spendere soldi”.

Si passa poi al lato tecnico: "Il Ds? E' stato individuato, sarà una persona di nostra fiducia che ho voluto far conoscere a mio padre. È una persona giovane che ha ricoperto cariche istituzionali in Lega, ma non dobbiamo temere la novità, il nuovo non deve essere visto con paura, altrimenti non si può rischiare e rompere le barriere che abbiamo in testa. L’obiettivo è tornare ad avere fiducia, specie della gente nei nostri confronti. Sul mercato abbiamo effettuato acquisti di gente di esperienza perché il Girone C non ci pone limiti tra giovani e anziani, ma non punteremo solo su esperienza, avremo un mix. Il portiere è un ruolo che deve avere un minimo di esperienza per la categoria. E sarà affiancato da giovani. Golemic è un calciatore di alto livello per questa categoria, e sarà il capitano. Mi piacerebbe avere in squadra Awua, abbiamo la rosa in testa e vogliamo partire da elementi almeno al 90%. Ho lavorato con Lerda a Vercelli, confrontandoci, è sanguigno come me”.

Conclude: “Lo scorso anno ci sono stati errori, e non voglio giudicare. Furono presi giocatori per un progetto poi andato male. Mai mi sarei aspettato la retrocessione e dico mai, vendendo giocatori importanti come Messias e Simy. Voglio riportare adesso il Crotone in B, e non giudico quanto successo. E’ umano sbagliare. La fame, poi, si costruisce sul campo, i giocatori sanno in che campi andremo, contro chi ci confronteremo. Parleremo con ogni singolo giocatore della squadra per la voglia di andare in campo e distruggere l’avversario. Il campionato è difficile e non faremo proclami, adesso si lavora per non commettere gli errori dello scorso anno, avremo più fame rispetto agli altri anni, sperando di uscire da questa categoria il più prima possibile”.