Zanetti: "Al Sudtirol non mi hanno chiesto l'età. Sogno il Torino"

“Può sembrare strano, ma al Südtirol non mi hanno mai chiesto l’età. In estate il d.s. Valoti e il consulente Barilli mi hanno scelto solo per le mie idee, senza guardare la carta d’identità”, esordisce così Paolo Zanetti, 34 anni, il più giovane allenatore in Italia fra i professionisti sulle colonne della Gazzetta dello Sport parlando del suo approdo alla guida degli altoatesini in estate: “Anche da calciatore mi piaceva confrontarmi sulla tattica con gli allenatori e prendere appunti sui loro metodi. Ne ho avuti molti, e molto bravi, ma se devo dire un nome dico Mario Somma a Empoli, tatticamente era all’avanguardia. Non so perché non abbia fatto carriera. - continua Zanetti – Tre anni fa ho sentito la vocazione, potevo ancora svernare qualche anno, ma gli infortuni mi tormentavano e così ho accettato l'offerta di Colombo di entrare nel suo staff.

Obiettivi? Nelle ultime settimane abbiamo trovato il giusto equilibrio. Non a caso sono tre gare che non prendiamo gol. Possiamo arrivare al 10° posto e conquistare i play off. Futuro? Sono ambizioso di natura e resto un tifoso del Toro, ho vestito quella maglia per quattro stagioni e ho capito il peso della storia del club. Stimo moltissimo Cairo, che con me è stato un signore e chissà se un giorno arriverò ad allenare quel club”.