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Dg Virtus Vecomp: "Genuini e particolari torniamo in C"

Dg Virtus Vecomp: "Genuini e particolari torniamo in C"TUTTO mercato WEB
© foto di Flavio Mazzoleni
lunedì 30 aprile 2018, 19:082018
di Luca Bargellini
fonte TuttoC.com

Dopo 4 anni la Virtus Vecomp Verona ritrova il professionismo. Non più 2^ Divisione ma Lega Pro unica: dalla quarta alla terza serie, insomma. TuttoC.com, il day after la promozione in Serie C, ha intervistato il direttore generale dei rossoblù, Diego Campedelli.

24 ore dopo il successo decisivo sulla Liventina, com'è la situazione?
"Abbiam festeggiato fino a stanotte, siamo ancora un po' frastornati. Sulle tribune è stato srotolato uno striscione di 40 metri per Gigi Fresco, presidente-allenatore che ha portato un piccolo quartiere di Verona nel calcio che conta. In campo girava qualche forbice e ho visto qualcuno senza capelli ma avremo piena contezza della cosa al prossimo allenamento (ride NdR)".

Ritrovate il professionismo, stavolta un gradino più su.
"Già per noi era stata un'impresa entrare nell'allora 2^ Divisione. Purtroppo capitammo nell'anno sbagliato in cui metà squadre retrocedevano e scendemmo con 44 punti, cosa che non capita tutti i giorni. Non ci siam persi d'animo ma abbiamo programmato il futuro, conquistando i playoff per tre stagioni di fila e poi vincendo l'attuale campionato. Nelle precedenti annate ci siam trovati davanti squadre come Venezia, Triestina e Mestre, diciamo che di corazzate in Serie D ne abbiam affrontate. Stavolta siamo stati i più bravi: nel nostro girone c'erano 2-3 realtà che potevano essere meglio di noi osservando l'undici titolare. Ma la nostra forza competitiva è stata quella di credere nell'intera rosa, con 25 giocatori tutti utili alla causa, approfittando dei 5 cambi possibili da questa stagione. E nel momento più delicato, quando eravamo gomito a gomito col Campodarsego, sono arrivate sette vittorie consecutive".

Cosa accadrà alla rosa?
"Come squadra è presto per parlarne, ancora dobbiamo cercare di capire cosa abbiamo fatto ieri. Abbiamo fiducia nei nostri calciatori, prenderemo sicuramente qualche over d'esperienza per la categoria. Cercheremo di adeguarci alla Serie C".

Qual è il segreto di questa squadra, oltre a un presidente-allenatore come Fresco?
"Siamo un po' particolari, da noi c'è un clima genuino. Non che non sia professionistico ma non ci dimentichiamo mai da dove arriviamo, da quella terza categoria da cui la Vecomp è partita 35 anni fa. E poi c'è un lavoro alle spalle fatto anche di solidarietà. Penso alla storia emblematica di Sibi Sheikh, il nostro portiere proveniente dal Gambia, arrivato in Italia in barcone in uno dei tanti viaggi della speranza. È diventato il nostro titolare inamovibile e lo sarà anche l'anno prossimo".

Dalla prossima stagione Verona tornerà ad avere tre club tra i professionisti. Un record.
"Auguro a Chievo ed Hellas di riuscire a salvarsi perché è importante per Verona avere due club in Serie A, anche perché abbiamo ottimi rapporti. Se poi dovessero retrocedere è vero che saremmo a un solo scalino da loro ma guardiamo al nostro orticello. Già nel 2014 fummo l'unica città in Italia con tre club tra i professionisti, adesso ci ripeteremo".

Giocherete nel vostro stadio?
"Sì, al "Gavagnin": stiamo ultimando i lavori per la Lega Pro relativi agli impianti di illuminazione e videosorveglianza. E siamo anche una delle squadre con parte dello stadio senza barriere".

Quale avversario vi piacerebbe incontrare?
"Padova direi di no visto che è salito in B. Non dispiacerebbe il Vicenza anche se la situazione dei biancorossi mi sembra critica, non so se riusciranno a rimanere in C. Sarà sicuramente bello andare a giocare a Trieste, visto che la finale playoff di un anno fa, risolta a loro favore, c'è rimasta sul groppone. Per il resto partiamo umili e faremo di tutto per salvarci per mantenere una categoria".

Ovviamente con mister nonché pres. Fresco.
"Il mister è pienamente confermato, speriamo che il presidente riconfermi tutti noi (ride NdR)".