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esclusiva

Catania: "Annata fantastica. A Siracusa resterei senza indugi"

ESCLUSIVA TMW - Catania: "Annata fantastica. A Siracusa resterei senza indugi"
venerdì 13 maggio 2016, 16:352016
di Stefano Sica

Ventuno centri e una stagione da protagonista. Non finisce mai la giovinezza di Emanuele Catania, che a suon di gol e di prestazioni maiuscole ha trascinato il suo Siracusa in Lega Pro. Per lui si tratta della seconda promozione consecutiva dopo quella dello scorso anno con l'Akragas. Dove c'è il jolly siciliano, insomma, c'è sempre profumo di vittoria. "Non avevo mai fatto tutti questi gol in una stagione ed inizialmente neanche me lo sarei immaginato - dice ai microfoni di TuttoMercatoWeb -. Direi che il bilancio personale è stato molto positivo".

E quello della squadra?
"La promozione ha premiato una rimonta incredibile. Eravamo partiti male e, di regola, diventa poi difficile vincere un campionato quando si fanno così pochi punti all'inizio. Mister Sottil ci ha fatto fare quel salto di qualità di cui avevamo bisogno: dal suo arrivo è iniziata la risalita e, dopo essere stati anche a -12 dalla Cavese, a Natale eravamo già in vetta. Lui poi è un tecnico preparato, che tatticamente sa come agire in base alle necessità. L'entusiasmo ci ha contagiati, siamo andati avanti consci di potercela fare. Anche se non siamo mai riusciti a prendere il largo, restando sempre con poche lunghezze di vantaggio sulle altre, ma avevamo fatto già tanto. Però siamo stati bravi a non steccare mai e a restare sempre concentrati, anche alla fine quando si è giocato poco, vuoi per le soste vuoi per il rinvio della partita di Aversa. Questo traguardo ce lo siamo meritato tutto".

Avete avuto due ottime contendenti fino alla fine.
"Certo. La Cavese aveva un po' i nostri stessi valori, la Frattese era una buonissima squadra che praticava anche un bel calcio. E' stata una bella battaglia. Tuttavia, alla fine, sapevamo che molto dipendeva da noi. Pur rispettandole entrambe, abbiamo preso pian piano consapevolezza che si sarebbe potuto vincere questo campionato".

Mentre la Cavese ha mollato sul più bello, la Frattese ha pagato un ruolino di marcia esterno non all'altezza delle gare casalinghe.
"Si sa che in questi campionati si vince solo se si fanno anche parecchi punti fuori casa. Perché, per il resto, la Frattese ha disputato un ottimo campionato vincendo tutte le partite in casa meno quella col Noto. Bisogna fare loro i complimenti".

Più difficile quest'anno o la scorsa stagione ad Agrigento?
"Sicuramente quest'anno, per la qualità delle dirette concorrenti che rappresentavano anche piazze importanti. Non solo Cava, ma anche Reggio Calabria. E poi per come eravamo partiti. Per buona parte eravamo il gruppo che c'era lo scorso anno ad Agrigento e questo è stato un vantaggio".

Ti sei disimpegnato in passato da trequartista, esterno e anche regista. E quest'anno mezz'ala. Un ruolo, forse, che favorisce la tua vena realizzativa.
"Negli ultimi anni l'ho interpretato più di una volta. E il mister mi ha sempre messo in una posizione in grado di offendere".

Anche il vostro pubblico ha fatto la differenza in questa corsa promozione.
"I nostri tifosi sono stati fondamentali. Quando puoi vantare 4/5000 persone che ti spingono verso un obiettivo, diventa tutto diverso. Ma loro sono stati decisivi anche fuori casa, dove ci hanno accompagnati sempre in massa. Il Siracusa è rinato quattro anni fa in Terza Categoria. E, programmando con serietà e ambizioni, è stato normale che l'entusiasmo per una città che già vive di calcio, diventasse irrefrenabile".

Il tuo futuro a Siracusa?
"Valuteremo col club dopo la poule scudetto, obiettivo a cui, voglio ricordare, il presidente tiene molto. Logico che a me farebbe piacere restare. Qui sto benissimo e mi sento a casa. E ho un ottimo rapporto con tutti, col presidente, il mister e il direttore. Tornare a giocare in Lega Pro è il mio obiettivo. Ho fatto per anni queste categorie e sono sicuro di poter dare ancora tanto nonostante le mie 35 primavere. Sto bene fisicamente e ho motivazioni a mille. Vedremo".

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