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esclusiva

Ds R.F. Querceta: "Club solido. Il futuro può sorriderci"

ESCLUSIVA TMW - Ds R.F. Querceta: "Club solido. Il futuro può sorriderci"
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 15 dicembre 2017, 15:102017
di Stefano Sica

Vola come un treno il Real Forte Querceta nel girone E di serie D. Le sette vittorie consecutive (l'ultima conseguita a Savona 2-0) hanno assestato la squadra di Forte dei Marmi al quinto posto in zona play-off, distante otto punti dalla capolista Ponsacco. Un cammino favoloso che vede in Francesco Buglio una guida tecnica solida ed esperta. TuttoMercatoWeb ha parlato della favola nerazzurra col Ds Raffaele Pinzani, empolese già osservatore di club come Fiorentina, Parma (con Silvio Baldini), Bologna e Reggina (fruttuosa, in questi due casi, la partnership con Renzo Ulivieri). Un cammino che lo ha portato a prendere successivamente le redini dell'area tecnica di Ponsacco, Rosignano, Borgo a Buggiano (in Lega Pro), Castelfiorentino e, dal 2015, Real Forte Querceta.

Dove vuole arrivare questa squadra?
"Il nostro obiettivo resta sempre quello di fare un punto in più rispetto allo scorso anno quando, da neopromossi, facemmo un campionato straordinario (i toscani si piazzarono a metà classifica, ndr). Siamo ripartiti con un entusiasmo degno di una proprietà come la nostra. Abbiamo confermato l'ossatura dello scorso anno, con alcuni innesti. Non siamo partiti bene poi, col cambio dell'allenatore, la squadra ha evidenziato le proprie qualità. Non siamo strutturati per vincere il campionato, ma sicuramente per farci rispettare".

Che progetti ha il vostro club nel breve termine?
"Questa è la mia terza stagione qui. Quando arrivai, ed eravamo in Eccellenza, la proprietà mi chiese di fare un percorso insieme per poi valutare in seguito dove saremmo arrivati. Abbiamo centrato subito la vittoria del campionato assestandoci poi in una categoria che per Forte dei Marmi è tanto visto che la piazza veniva da molte disavventure. Questa proprietà ha garantito grande solidità e non è che ci poniamo dei limiti, ma siamo consapevoli che è difficile competere con realtà come Massa, Sanremo o Savona. L'importante è restare umili, senza porre limiti alla provvidenza".

Cristian Cauz al Parma: la vostra crescita passa anche attraverso la valorizzazione dei vostri elementi migliori.
"Questa operazione è stata il nostro fiore all'occhiello. Significa che si è lavorato bene. Peraltro Cauz è un '96, quindi un giocatore non più giovanissimo. Cedere un calciatore ad un club professionistico, peraltro prestigioso come il Parma, è stato motivo di grande orgoglio per la nostra società. Con Daniele Faggiano c'è amicizia nonché stima reciproca. Lo abbiamo preso da svincolato, vuol dire che ci abbiamo creduto più di altri. E nell'arco di due anni è diventato il giocatore che è. Cristian, comunque, resterà con noi fino a maggio. Poi si trasferirà a Parma".

Ce ne descriva le caratteristiche.
"Ha grandi doti fisiche essendo alto 1 metro e 87 cm. Lui nasce come centrale di sinistra e poi passa a fare il terzino perché ha passo e potenza. Può interpretare il doppio ruolo ed è molto forte di testa. Il futuro gli sorride perché ha molto entusiasmo e sempre grande voglia di imparare. In questo senso, colgo l'occasione per ringraziare Raffaele Rubino (braccio destro di Faggiano, ndr) per la collaborazione e per la grande amicizia che mi ha dimostrato. Domenica Cauz è riuscito a tenere testa ad un giocatore importante come Tognoni. Significa che ha grande consapevolezza dei propri mezzi".

Tornando al suo percorso professionale, la salvezza ottenuta col Castelfiorentino in Eccellenza ha rappresentato per lei uno step unico e quasi irripetibile.
"La squadra era ultima a Natale. Quando arrivai, la penultima era sopra di cinque punti. Solo un matto avrebbe accettato questa scommessa, ma avevo tanta voglia di rientrare. Ci salvammo grazie anche a mister Riccardo Marmugi, un amico di cui conosco le grandi doti tecniche. Quel traguardo, che ad un certo punto sembrava impossibile, mi valse la telefonata del presidente del Real Forte Querceta, Alessandro Mussi. E oggi non posso fare altro che ringraziare lui, l'altro presidente Roberto Martinelli nonché la proprierà rappresentata dai fratelli Marco e Massimo Landi, per l'opportunità che vollero concedermi. Da lì è iniziato un percorso strepitoso che ci ha portati a vincere subito il campionato di Eccellenza ed a toglierci grandi soddisfazioni anche in serie D".

Il suo sogno nel cassetto?
"Misurarmi tra i professionisti. Tanto sognare non costa nulla. Magari accadrà col Real Forte Querceta, chissà".

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