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esclusiva

Santaniello: "Anno positivo per me. I sacrifici pagano"

ESCLUSIVA TMW - Santaniello: "Anno positivo per me. I sacrifici pagano"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
giovedì 13 luglio 2017, 12:502017
di Stefano Sica

Sono tante le richieste in D (e qualcuna anche in Lega Pro) per Emanuele Santaniello (27), attaccante napoletano reduce da un'annata esaltante a Gragnano, dove non ha fatto rimpiangere un bomber di razza come Ciro Foggia totalizzando 18 reti in 32 presenze e assestandosi alle spalle di Fabio Longo nella classifica cannonieri del girone. Sondaggi (anche da club di D di prima fascia) che sono un premio alle sue prestazioni e ad un fiuto del gol che ne ha innalzato qualità e vena realizzativa. Superati gli acciacchi del passato, la punta partenopea è pronta a gettarsi di nuovo nell'arena.

E' stata l'annata del riscatto per te.
"Sicuramente questa stagione mi ha rilanciato molto. Erano un paio di anni che, a causa di qualche infortunio, non mi ero ritagliato quella continuità che poi mi sono guadagnato a Gragnano. Per me era fondamentale poter dimostrare qualcosa sul medio-lungo periodo. E' stata un'annata positiva a maggior ragione considerando che molte partite le ho disputate da esterno offensivo. Io sono un attaccante dinamico, che può agire da prima e da seconda punta. Segnare molto in un ruolo per me atipico, è stato gratificante. Ma vorrei sottolineare la stagione favolosa di tutta la squadra, visto che il Gragnano ha tagliato il record di punti in D: 45, senza contare i tre persi a tavolino con l'Aversa".

Chi devi ringraziare particolarmente per questa tua consacrazione?
"Sono stato in un contesto in cui ho avvertito costantemente fiducia nei miei confronti. Tutto questo mi serviva. Tutti hanno sempre creduto in me. E parlo della società, dell'ambiente, nonché dei due allenatori che si sono seduti in panchina, Masecchia e Giovanni Ferraro. Importanti per il mio percorso sono stati anche il Dg Pasquale Del Gaudio e il presidente Carmine Franco. Insomma, mi hanno messo tutti nelle condizioni di fare il massimo".

Il tuo futuro?
"Devo tanto al Gragnano perché mi ha dato la possibilità di consacrarmi. Non chiudo le porte al club perché è una piazza che mi è rimasta dentro. Ma bisognerà valutare tanti aspetti. La Lega Pro l'ho assaporata con Cavese, Torres e Paganese. Anche a Sassari avevo iniziato ad abituarmi ad interpretare ruoli diversi. A gennaio poi andai a Pagani e lì incappai in un brutto infortunio. Accadde durante la partita col Lecce e quello mi condizionò per tutto il resto del campionato. Mi sono ritrovato in D ma non ho mai mollato. E questa stagione mi ha ripagato di tanti sacrifici. Lavorare per migliorarsi dovrebbe essere sempre alla base della filosofia di ogni atleta. E non bisogna mai pensare di essere arrivati. Io sono molto autocritico e dopo ogni partita rifletto sempre sugli aspetti in cui devo migliorare. Però vorrei dimostrare di meritarmi di nuovo il palcoscenico della C. Mi auguro ci sia di nuovo questa opportunità".

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