Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Troina, Pagana: "Viviamo un sogno"

Troina, Pagana: "Viviamo un sogno"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
mercoledì 13 dicembre 2017, 12:562017
di Luca Esposito

La Nocerina di mister Morgia avrà domenica uno scoglio difficile da superare: il sorprendente Troina allenato da Giuseppe Pagana. I rossoblù siciliani sono in testa al girone con dieci punti di vantaggio sulla squadra molossa che occupa il secondo posto. Pagana, ex trequartista del Bari e del Gallipoli, nato proprio a Troina, spiega cosi questo momento eccellente della squadra rossoblù.

"Penso che il bilancio sia più che positivo. Agli occhi di tutti siamo una grandissima sorpresa, perché non abbiamo il blasone che può avere la Nocerina, e nemmeno il più ottimista avrebbe pensato a un Troina così in alto. Noi da tre anni lavoriamo su un gruppo di giovani importanti, diciamo sconosciuti al mercato italiano, che però hanno un talento e un futuro roseo. Abbiamo puntato su di loro e inizialmente abbiamo incontrato anche delle difficoltà, perché quando hai una squadra fatta con molti stranieri puoi avere qualche difficoltà con la lingua, e anche a livello tattico possono stentare a seguirti. Noi abbiamo creduto tanto in loro, e ci troviamo al primo posto in Serie D, sapendo che nulla è fatto, ma siamo contenti del campionato che stiamo facendo. Siamo stati bravi a far stare bene i giocatori, loro sono molto professionali perché lavorano sodo durante la settimana, e stanno avendo quello che meritano".

Perché cosi tanti stranieri? Avete soprattutto argentini in squadra.

"Qualche anno fa, quando giocavamo in Promozione, durante il mercato invernale un mediatore ci presentò il giovane Alves Da Silva classe 2000, che aveva 14 anni all’epoca. Ci era stato prospettato come un talento e noi siamo stati bravi ad aspettarlo. In Argentina si punta molto sul palleggio e sui passaggi rasoterra, fin da piccoli i calciatori sono abituati a giocare così. Si integrano benissimo in Italia, quindi abbiamo capito che la nostra fortuna poteva essere la loro fortuna".

Pensa che prenderete qualche giocatore d’attacco per sostituire Vazquez?

"Sì, Vazquez ci ha lasciato per motivi famigliari. E in più dovremo prendere un trequartista per sostituire Melillo che si è infortunato alla tibia. Per il resto siamo contenti dei giocatori che abbiamo, quelli che abbiamo hanno dimostrato che ci possono stare. Abbiamo un buon margine sulla seconda classificata, ma non si può mai abbassare la guardia. Siamo una piccola realtà, per diventare grandi bisogna diventare grandi ogni domenica. Se siamo in testa è perché lavoriamo tanto durante la settimana".

Che Nocerina si aspetta di trovare?

"Secondo me bisogna fare molta attenzione e andare con cautela, perché abbiamo dietro delle squadre che sono importanti. Penso alla Vibonese, che ha un organico di prim’ordine e si sta continuando a rinforzare avendo preso l’attaccante Dorato. La Nocerina ha un blasone importantissimo, e credo che i giocatori che sono andati via verranno sostituiti con elementi di qualità, mentre noi siamo una piccola realtà che non può vivere sugli allori e pensare di aver fatto già tutto, ma dobbiamo guardare partita per partita. Noi giocheremo come tutte le altre partite, non perché vincere ci permetterebbe di allungare ancora, ma perché le nostre partite sono tutte finali e se non diamo il massimo non possiamo raggiungere il massimo. Dobbiamo essere bravi a preparare bene la partita con i molossi".