Rissetto: «Nessuna squadra in A vive un legame così forte con i suoi tifosi come lo Spezia»
C'è attesa per la sfida di Coppa Italia tra Spezia e Napoli, un confronto secco con in palio la prestigiosa semifinale. In vista della gara di domani, il giornalista di Primocanale Stefano Rissetto ha parlato della stagione delle Aquile ai microfoni di Forzazzurri.net.
«Le porte chiuse, cosa determinante per un pubblico come quello spezzino; l’esilio a Cesena; un mercato compresso in pochi giorni. Tutto sembrava giocare contro lo Spezia. Ora il problema è l’eccesso di euforia. Ma Italiano è un martello: lo Spezia per assurdo ha giocato male solo a Napoli in campionato. Altrimenti ha sempre combattuto alla pari. Di certo quando gioca lo Spezia non ti annoierai.»
Quando lo Spezia ha capito di poter dire la sua in questo campionato e che clima si respira adesso? «Al fischio finale della partita con il Frosinone del 20 agosto. Il clima è di insoddisfazione per gli spalti chiusi, perché nessuna squadra in A vive un legame così forte con la sua tifoseria come lo Spezia. Ma le prestazioni della squadra esaltano la città, ovviamente. La sensazione è che la salvezza sarebbe solo un primo passo. Ma va conquistata.»
Dopo la sconfitta contro il Verona il clima a Napoli non è dei migliori, soprattutto intorno a Gattuso. Cosa ci dovremmo aspettare al 'Maradona'? «Il Napoli è una squadra che negli ultimi anni ha girato attorno allo scudetto senza mai arrivarci, cosa che ha logorato allenatori e giocatori. Gattuso non va più in campo ed è un peccato, ma questo ambiente ha logorato fuoriclasse della panchina come Mazzarri, Ancelotti e Sarri. Solo i risultati danno morale e al Napoli servono risultati. Ma lo Spezia è un pessimo cliente perché ha in panchina il più bravo dei giovani allenatori: Italiano è la forza dello Spezia così come Gasperini lo è dell’Atalanta. Penso che farà una grande carriera e per ora sta portando lo Spezia a cercare sempre il risultato attraverso il gioco».