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tmw / spezia / Primo Piano
Alla Lavagna - Pareggio tra Spezia e Bologna nella prima del Picco in ATUTTO mercato WEB
© foto di Niccolò Pasta
sabato 17 aprile 2021, 10:47Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Alla Lavagna - Pareggio tra Spezia e Bologna nella prima del Picco in A

Cos’ha funzionato e cosa si può imparare dalla precedente sfida ai rossoblu.

16 dicembre 2020, una data destinata a rimanere nella storia dello Spezia. Dopo tre mesi di isolamento forzato al ‘Manuzzi’ di Cesena, gli Aquilotti tornavano a volare nel nido di casa, al ‘Picco’. Sparring partner di quella serata fu il Bologna di Sinisa Mihajlovic, che, dopo esser finito quasi al tappeto sotto i colpi di uno scatenato Nzola, reagì e in meno di venti minuti trovò le due reti che fissarono il risultato finale sul 2-2. Torniamo sulla prima, storica partita di Serie A disputata nell’impianto spezzino per capire cosa funzionò e cosa è possibile migliorare in vista del nuovo incontro tra bianchi e rossoblu di domenica pomeriggio al ‘Dall’Ara’.

SCELTE – Dopo la disfatta di Crotone, Vincenzo Italiano cambia gli interpreti del suo Spezia. Fuori Terzi, Bastoni, Ricci e Farias; dentro Erlic, Marchizza, Agoumè e Agudelo.  Formazione iniziale che vede così davanti al solito Provedel una linea difensiva composta da Salva Ferrer, Chabot, Erlic e Marchizza; una mediana dove spicca il ritorno di Maggiore al fianco di Estevez e Agoumè, alla seconda presenza da titolare; e un fronte offensivo poggiante le basi sul rientro tra i titolari di Nzola, coadiuvato da Gyasi e Agudelo. Risponde Mihajlovic con il solito 4-2-3-1: Barrow è la prima punta, a supportarlo ci sono Palacio, Soriano e il baby Vignato. Da sottolineare l’assenza del titolare Skorupski tra i pali, sostituito da Angelo Da Costa.

LA PARTITA – Sarà l’emozione della prima volta al ‘Picco’, sarà che la settimana prima entrambe le compagini sono uscite sonoramente battute dagli incontri con Crotone e Roma, ma la partita fatica a decollare. Il primo squillo è di marca rossoblu: Vignato mette in mostra tutte le sue doti di slalomista, salta qualche avversario, ma conclude centrale. Campanello d’allarme per lo Spezia: la linea di trequartisti del Bologna trova spesso lo spazio alle spalle della mediana ligure. Ogni tattica, però, presenta il rovescio della medaglia. E se è vero che i quattro offensivi felsinei agiscono bene tra le linee nemiche, al converso ogni volta che i bianchi recuperano il pallone si trovano in superiorità numerica al cospetto dei soli Dominguez e Medel. Così nasce il vantaggio Aquilotto: il centrale bolognese esce alto a prendere Nzola, che lo aggira e si getta nello spazio vuoto, Maggiore nel frattempo infila per Gyasi, che deve solo toccare al compagno angolano per il facile tap-in. Azione perfetta, tutta di prima, e Spezia avanti. Dopo la rete, la partita vive di fiammate: ci prova Barrow, risponde Estevez, ma i moduli speculari non favoriscono lo spettacolo. Si va quindi al riposo sul risultato di 1-0. All'intervallo il Bologna prova a cambiare modulo, passando al 3-4-1-2, con Medel in mezzo ai due centrali e i terzini che diventano laterali di centrocampo. Tuttavia, è ancora lo Spezia a riprendere il filo del discorso: Agudelo sfugge sulla destra e, ben servito da Estevez, stampa sul palo interno il pallone del possibile raddoppio. È solo l’avvertimento di ciò che accadrà al 63’. Con un Bologna ancora confuso dai cambiamenti tattici, i ragazzi di Vincenzo Italiano ripetono con devozione l’azione precedente: assist dell'uruguagio, destro del colombiano sul quale si avventa Nzola e 2-0 per i padroni di casa. La partita tatticamente finisce qui. Saltati gli schemi, con la forza dell’inerzia i rossoblu si riportano avanti e trovano l’episodio. Dominguez, sugli sviluppi di un corner, addomestica bene il pallone e, calciando di controbalzo, trova la traiettoria perfetta. Gara riaperta. Il resto lo fa Mihajlovic con una mossa a sorpresa. Dentro l'inaspettato Simone Rabbi, prodotto del vivaio, che prima fa ammonire Chabot e poi sradica il pallone che Barrow con un incredibile pallonetto deposita alle spalle di Provedel. Gli ultimi minuti sono un concitato di emozioni: fallo di Pobega su Soriano dentro l'area, rigore parato da Provedel a Barrow e miracolo sulla respinta. L'incredibile contesa termina sul risultato di 2-2.

COSA HA FUNZIONATO – In generale la compattezza e la reazione del gruppo dopo la batosta di una settimana prima; nel particolare la prestazione di Nzola e la voglia di rivalsa di Provedel.

Dopo la dura sconfitta di Crotone, nella prima gara di A al ‘Picco’ tutti i riflettori erano puntati sulla reazione della squadra di Italiano. E questa non s’è fatta attendere. Fu bravo, infatti, lo Spezia a sfruttare le debolezze difensive del Bologna, con un Nzola tirato a lucido, che, dopo la settimana di sosta, mise in mostra tutta un'invidiabile vena realizzativa. Il resto lo mise Provedel: la doppia parata finale salvò gli Aquilotti dalla sconfitta e riabilitò totalmente il portiere friulano dopo il mezzo errore di qualche minuto prima.

COSA SI PUO’ MIGLIORARE – Sicuramente la poca concentrazione negli ultimi minuti di gara. Entrambi i gol del Bologna, infatti, furono dettati da errori di disattenzione: nel primo Estevez si perse la marcatura di Dominguez, abile a staccarsi; nel secondo un Provedel leggermente fuori dai pali permise a Barrow di disegnare il pallonetto vincente. L'altro aspetto che all'andato non funzionò fu poi l'impatto dei cambi. I giocatori mandati in campo a gara in corso da Vincenzo Italiano non incisero nella partita come ci si aspettava, ma anzi, all'ultimo minuto uno di questi, Pobega, rischiò di dilapidare tutto con il fallo da rigore su Soriano.

Il countdown dice meno otto. Dopo la vittoria al cardiopalma sul Crotone, lo Spezia è più tranquillo: un piede sul molo è già stato messo, ora manca l’altro. Un ultimo passo verso un sogno che giornata dopo giornata sta diventando sempre più reale.