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tmw / spezia / Primo Piano
Alla Lavagna - Spezia sconfitto di rigore dal Genoa di BallardiniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 23 aprile 2021, 13:35Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Alla Lavagna - Spezia sconfitto di rigore dal Genoa di Ballardini

Cos’ha funzionato e cosa si può imparare dalla precedente sfida ai rossoblu

‘I complimenti non fanno classifica’: una caratteristica dello Spezia di Vincenzo Italiano che, a distanza di un girone, continua ad aleggiare sul Golfo dei Poeti. Il 23 dicembre 2020 gli Aquilotti venivano da una più che discreta prestazione sul campo dell’Inter e dopo un avvio promettente, furono ribaltati dal Genoa di Davide Ballardini, alla prima vittoria dopo ben dodici giornate. Allora sì, era un derby, ma i punti non pesavano quanto quelli che il ‘Ferraris’ metterà in palio domani.

SCELTE – Dopo la rivoluzione operata a San Siro, Italiano torna a schierare una formazione più similare all’undici tipo. Davanti a Provedel, confermato Vignali dopo l’ottima prova di Milano: al suo fianco Erlic, Chabot e Marchizza. Maggiore, Ricci ed Estevez compongono, invece, la linea di centrocampo, mentre davanti, al fianco degli inamovibili Gyasi e Nzola, c’è Diego Farias. Risponde il Genoa, che in settimana ha cambiato allenatore e modulo di gioco. Ballardini, infatti, passa a un 3-5-2 con Radovanovic al centro della difesa e attacco affidato al duo Pandev-Destro.

LA PARTITA – È un derby e lo si capisce sin dai primi attimi di gara. In cinque minuti vengono ammoniti i due centrali dello Spezia: al 2’ Erlic per una trattenuta su Pandev; al 5’ Chabot per un pestone sempre sul macedone. Una sfumatura che condizionerà l’andamento della partita. Non subito, però, visto che gli Aquilotti al 10’ passano in vantaggio: fuga di Gyasi sulla destra e cioccolatino servito a Nzola, che anticipa secco Radovanovic e porta avanti i suoi. Tuttavia non c’è manco tempo di analizzare come le squadre hanno assorbito tatticamente la novità nel punteggio che Pandev scappa via a Chabot, sul quale come detto gravava la mannaia del doppio giallo, e serve Destro che supera Provedel e riporta il derby in parità. Uno a uno e partita che si queta, con il risultato che non cambia fino all’intervallo: Ballardini, infatti, conscio dei problemi che lo Spezia può creare sull’esterno offensivo, abbassa Ghiglione e Czyborra sulla linea dei difensori creando un muro difficilmente sormontabile. Al rientro dagli spogliatoi, al fianco di Erlic non c’è più Chabot, a rischio espulsione, ma Terzi: ed è qui che le ammonizioni prese nei primi minuti tornano a influire nuovamente sull’incontro. In un secondo tempo scivolato via senza sussulti, infatti, l’episodio che decide il match, al minuto 73’, vede negativo protagonista proprio il capitano dello Spezia. Il veterano atterra Behrami in area di rigore: dopo un consulto con il VAR, l’arbitro Massa indica il dischetto: Criscito trasforma e Genoa avanti. Italiano, a questo punto, si gioca il tutto per tutto: richiama Ricci e lancia Piccoli, modellando la squadra su un 4-2-4 a trazione offensiva con Mastinu e Gyasi sugli esterni e Nzola coadiuvato dal prodotto del settore giovanile dell’Atalanta davanti. Neppure quest’estrema mossa tattica, tuttavia, sortirà gli effetti desiderati. Al ‘Picco’ finisce 1-2, con il Genoa di Ballardini che può festeggiare per la ritrovata vittoria e i tre punti nel primo derby tra le due compagini in Serie A.

COSA HA FUNZIONATO – Meno di tante altre volte, viene da dire. Oltre al fiuto del gol di Nzola, infatti, poche furono le situazioni di Spezia – Genoa da salvare.

COSA SI PUO’ MIGLIORARE – Sebbene la squadra di Italiano sia tra le sorprese di questo campionato, al primo anno di Serie A, ciò che mancò all’andata fu l’esperienza: da qui nacquero tutti i problemi.

In primis, i cartellini. Certo qui influisce anche la direzione di gara, ma i due gialli nei primi minuti hanno condizionato e non poco lo svilupparsi dell’incontro. Poi, gli errori individuali: una partita che stava scivolando via verso il pari è stata decisa ancora una volta dal singolo, Terzi in questo caso. Infine, la gestione della gara: Ballardini, errante navigante della zona salvezza, pensò prima a distruggere e poi a costruire: così facendo riuscì a portare via tre valorosi punti dal ‘Picco’.

Dopo la debacle di Bologna e l’importante pareggio con l’Inter, per lo Spezia arriva la partita più importante del trittico: il derby col Genoa. Aquila e Grifone lotteranno sul terreno del ‘Ferraris’ per tirarsi fuori quasi definitivamente dalla zona calda. Senza dimenticare che il duello in questione è un derby. Parola al campo.