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tmw / spezia / Primo Piano
"Con Thiago fino alla fine": perché, vada come vada, Thiago deve restareTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
giovedì 11 novembre 2021, 17:00Primo Piano
di Gian Maria Tosi
per Acspezianews.it

"Con Thiago fino alla fine": perché, vada come vada, Thiago deve restare

I tifosi hanno confermato la fiducia nel tecnico italo-brasiliano, vediamo perché sarebbe sensato confermarlo a prescindere dall'andamento della stagione

Sabato pomeriggio lo Spezia è sceso in campo contro il Torino in una partita importantissima per la stagione degli Aquilotti. Era fondamentale fare punti e muovere la classifica per restituire all'ambiente, giocatori e tifosi, la serenità necessaria per affrontare con le giuste motivazioni le restanti sfide del girone d'andata, che mettono lo Spezia di fronte a partite molto impegnative, tra scontri diretti per la salvezza e impegni proibitivi contro le prime della classe.

Inutile dirlo, la partita diventava di fondamentale importanza anche per Thiago Motta. Seppur mai in discussione, una sconfitta avrebbe reso ancora più arduo il compito del tecnico italo-brasiliano. Dopo mesi in cui lo Spezia è stato falcidiato da ogni tipo di inconveniente e dopo aver raccolto meno di quanto si meritasse per quanto mostrato in campo nella maggior parte delle partite disputate, vincere era necessario per poter riportare il sereno sui primi cupi pessimismi che stavano cominciando a rannuvolarsi sul Golfo e soprattutto per poter lavorare durante la sosta con più tranquillità e a distanza di sicurezza dalle zone calde della classifica.

In questo scenario, i tifosi della Curva Piscina hanno accolto la squadra con uno striscione simbolico: "Con Thiago fino alla fine... Forza ragazzi". Un segnale forte dopo settimane turbolente, con molti già scettici nei confronti del Mister, tra voci di incontri e alternative sondate. Con un gesto semplice ma per niente scontato una parte della tifoseria ha voluto mandare un messaggio, condiviso da tanti ma raramente esternato. Thiago sta trovando il favore di molti tifosi, cosa tra l'altro non semplice da queste parti, sia per quanto dimostrato a più riprese dalla squadra sia per le sue qualità umane. 

Ma quali sarebbero nello specifico le ragioni per cui allo Spezia converrebbe confermare Thiago Motta, al di là dei risultati? Innanzitutto una questione progettuale. L'addio anzitempo di Italiano ha dato modo alla nuova proprietà di reimpostare il progetto Spezia a 360°, rifondandolo quasi da zero con una parola d'ordine: giovani. Complice anche il blocco del mercato che ha obbligato lo Spezia a creare una rosa quasi interamente formata da giocatori di proprietà, Pecini è stato incaricato di ingaggiare per lo più profili Under 23. Allo stesso modo la scelta della guida tecnica è ricaduta su un esordiente, un allenatore tutto da scoprire ma giovane e con idee moderne. Se è vero che i giovani vanno saputi aspettare, non avrebbe senso puntare con convinzione su un profilo di prospettiva per poi rinnegarlo a metà stagione, a maggior ragione se questo volesse anche dire ripiegare sul classico traghettatore da mezza stagione. Difficilmente gli allenatori subentrati a campionato in corso vengono riconfermati se l'esito della stagione è la retrocessione, il che vorrebbe dire dover tornare sul mercato degli allenatori a giugno, dopo una retrocessione e con l'incombenza, almeno per ora, del blocco imposto dalla FIFA.

Anche nel caso in cui la stagione dovesse avere l'epilogo peggiore di tutti, sarebbe importante ricominciare un'eventuale stagione in Serie B con un gruppo cresciuto dopo un anno di esperienza in Serie A, così come con un allenatore reduce da una stagione di formazione nella massima serie. Il tutto senza ritrovarsi a dover ricominciare da capo, con un nuovo allenatore che, stando alla situazione attuale, non potrebbe nemmeno contare sul mercato in entrata. Thiago Motta è stato scelto per la Serie A nonostante la sua inesperienza, dopo una stagione intera in massima serie potrebbe dire senz'altro la sua in cadetteria.

Ci sono poi ovviamente anche le motivazioni di natura tecnica: fino ad ora, tolta la gara di Firenze, la squadra non ha mai sfigurato, anche nelle partite che sono terminate con passivi pesanti, come contro la Lazio o il Verona. Quando la squadra ha girato ha sempre detto la sua, mostrando per lunghi tratti anche un ottimo calcio: ne sono la testimonianza le due gare con Juventus e Milan, dove le Aquile hanno perso giocando alla pari per tutti i novanta minuti. Si potrebbe anche aggiungere che difficilmente si possono imputare le più grosse difficoltà avute finora al Mister, incolpevole di fronte ai quei fattori che più di tutti hanno frenato la squadra: appena arrivato, è stato travolto come tutti dalla sentenza della FIFA, che ha stravolto il mercato obbligandolo a lavorare con una squadra di giovanissimi. Partito il ritiro si è ritrovato ad "allenare" una decina di giocatori in sedute individuali. Il campionato comincia, senza aver disputato neanche un'amichevole, e lo Spezia si presenta a Cagliari con quattordici giocatori, preludio di due mesi nei quali Thiago farà i salti mortali ogni settimana per schierare una formazione sensata con i pochi giocatori non infortunati.

E in tutto questo Thiago non ha mai cercato alibi: le ragioni per lamentarsi le avrebbe avute tutte, per andare in conferenza ogni settimana prima di una partita da affrontare in emergenza o dopo una sconfitta immeritata e trovare scuse o attenuanti. Lui invece si è sempre preso le responsabilità, anche troppe a volte, commentando ogni singola gara come se l'avesse giocata alla pari. Chi segue il calcio sa che un comportamento del genere è raro anche tra gli allenatori più blasonati. Perfino Orsato, dopo l'ultimo Spezia-Torino, si è complimentato con Thiago Motta per aver gestito la partita senza mai alzare i toni con la terna arbitrale. Signori del genere sono rari nel mondo del pallone e vanno tenuti stretti.