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tmw / spezia / Primo Piano
Allegri: «Giocare al Picco non è semplice. A vedere la classifica è uno scontro salvezza»TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 settembre 2021, 14:10Primo Piano
di Lidia Vivaldi
per Acspezianews.it

Allegri: «Giocare al Picco non è semplice. A vedere la classifica è uno scontro salvezza»

Le parole del tecnico della Juventus in conferenza stampa

Alla vigilia della sfida del 'Picco' contro lo Spezia, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha incontrato i media per la consueta conferenza stampa pre partita:

«Domani ci saranno dei cambi. Lo Spezia è una squadra che ha vinto a Venezia creando molto, gioca senza troppe preoccupazioni e poi giocare nel suo stadio non è mai semplice. Dobbiamo essere mentalmente e fisicamente come loro e poi chiaramente alla lunga le qualità dovranno venir fuori.» 

Sulle condizioni della squadra: «Morata sta bene, l’unico out è Chiellini che è mezzo febbricitante. Gli altri stanno bene, serve far una vittoria. Anche domenica i ragazzi hanno fatto una bella prestazione, nel secondo tempo sbagliamo troppo tecnicamente e sono momenti che poi ti trascini. Bisogna cercare una vittoria per poi vedere le cose in un altro modo.» 

Sulle immagini dello sfogo dopo il Milan: «Normale che uno sfogo post partita ce l’ho anch’io che sono umano. Il riferimento è che quelli che vanno in panchina devono essere determinanti quando entrano, come approccio alla partita. Non possiamo rischiare di giocare in 10. È un senso di rispetto per chi sta in panchina, di responsabilità. Bisogna essere pronti. Quando ero piccolo mi hanno sempre detto che quello che conta è il campo, è molto più semplice di quello che sembra.» 

Una mancata vittoria con lo Spezia vi obbligherebbe a cambiare obiettivi? «Parlare di obiettivi a lunga scadenza non ha senso, serve concentrarsi su domani, a vedere la classifica è una scontro salvezza. Pensiamo a domani, poi vedremo cosa abbiamo fatto.» 

Quanti cambi domani? «Tatticamente non cambia niente, domani Chiesa partirà titolare assieme a De Ligt. Quindi due già li ho cambiati. Difesa a tre? La mia Juve non ha mai difeso a tre, l’ha sempre fatto a quattro. Poi dipende dalla squadra che affrontiamo per avere più uomini in zona palla. Le difese a tre non esistono, o a quattro o a cinque. A tre non difende nessuno se no prendi gol sempre. Non sono abbastanza per coprire il campo».