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Spezia - Como: il caldo non genera miraggi, le Aquile ci sono
martedì 9 agosto 2022, 18:00Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Spezia - Como: il caldo non genera miraggi, le Aquile ci sono

L'editoriale a cura di Daniele Izzo

Laghetti tremolanti in prossimità dell'orizzonte, fate, oasi e tanto altro ancora. Magari persino alchimie calcistiche, che paiono sorreggere l’enorme peso delle aspettative prima di svanire al cominciare del freddo. In un’estate come quella che stiamo vivendo a tutti sarà capitato di avere un miraggio. Il caldo è il loro insaziabile padre. 

Eppure, nonostante al ‘Picco’ sabato pomeriggio si toccassero punte di 35 gradi, tali da rendere le poltrone riscaldate e l’attesa sudata, c’è stato un qualcosa di reale e concreto: il nuovo Spezia di Luca Gotti. In molti sostengono sia ancora calcio d’agosto. Come dargli torto. Ma in questo assaggio di calcio d’agosto le Aquile non hanno vestito i panni illusori del miraggio, anzi. Sono state concrete, ciniche e ruspanti; anche in quel breve frangente nel quale, subito il pareggio, poteva paradossalmente calare il freddo in una delle giornate più calde dell’estate.  

Il mastro costruttore del convincente esordio non può che essere Luca Gotti. Con quel suo modo profondo di spiegare i concetti e l’energica pacatezza con la quale guida la squadra da bordo campo, Gotti ha iniziato a ricostruire lo Spezia dalle fondamenta. E il risultato, seppur primo, ha strappato gli applausi del pubblico aquilotto. 

Nzola è tornato a vincere duelli, non si è mai dato per vinto e ha rincorso ogni pallone, persino quelli che tutti davano per persi. Ha segnato, soprattutto. Un calcio di rigore, così centrale da sembrare facile; e una rete di ‘clivense memoria’, sfuggendo alle spalle del difensore e scavando l’1-0. Qualora nel corso della stagione aggiungesse al personale bagaglio tecnico un pizzico in più di attacco alla profondità, potrebbe realmente salire su una DeLorean DMC-12, targata SP, e tornare al futuro, in modo da battere il record di segnature della stagione 2020/21. 

Una nota di merito, però, la meritano anche altri giocatori. Agudelo, anzitutto. Azzardare un paragone con il De Paul versione Gotti sarebbe sbagliato. Il percorso tattico condiviso dai due è evidente, ma le caratteristiche tecniche sono completamente diverse. Il ‘Toto’ è il ‘Toto’. E sfoderando ‘Toto’ ha già dimostrato l’importanza di ricoprire quel ruolo. C’è poi Bourabia, che potrebbe davvero essere l’acquisto in più di questo Spezia. E Strelec, che in un’estate sembra aver messo su cattiveria agonistica e cinismo. Senza citare il solito Verde, Reca e il pragmatico Kiwior

Uno spazio, al fine, va lasciato alla storia. Il 90’ di Spezia – Como, infatti, entra di diritto nel novero dei minuti che lasciano qualcosa al gioco del calcio italiano. Non tanto per il risultato, già acquisito, quanto per l’uomo che lo ha impresso. Come scandito forte e chiaro dal ‘Picco’, a siglare il definitivo cinque a uno è stato niente po’ di meno che Daniel Maldini. Figlio di Paolo, nipote di Cesare, Daniel è il primo Maldini a mettere a segno una rete con indosso una maglia non rossonera. Una piccola realtà che chi sedeva sugli spalti potrà raccontare alla progenie. Non un miraggio.

Daniele Izzo