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Spezia, Agudelo: "Per il mister non basta dare il 100%, serve il 110%: e ha ragione"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 6 marzo 2021, 12:27Serie A
di Claudia Marrone

Spezia, Agudelo: "Per il mister non basta dare il 100%, serve il 110%: e ha ragione"

Lunga intervista quella che ha rilasciato Kevin Agudelo dello Spezia a SportWeek. Il giocatore ha parlato, tra le altre, dell'intuizione che ha avuto mister Vincenzo Italiano nel spostarlo qualche metro più avanti, più vicino alla porta: "Si fanno male Nzola e Piccoli e l’allenatore mi chiede: “Agu, ma qualche volta hai giocato da centravanti?”. “Mister non l’ho mai fatto, ma, se me lo chiedi, provo”. E rido, perché per me era una cosa nuova, proprio non ci pensavo. Nel nuovo ruolo gioco per la prima volta in Coppa Italia a Napoli, entro nell’intervallo al posto di Galabinov infortunato. Dopo, Italiano mi fa: “Ma sei sicuro?”. E io: “Sì, sì, lasciami lì”. Adesso i compagni mi chiamano Kun Agudelo, giocando col soprannome di Aguero, il centravanti del City.

Italiano mi dice di essere più tranquillo quando sono in area con la palla, di aspettare un secondo in più per scegliere la soluzione migliore, se tirare o passare. Devo gestire meglio la giocata. Quando mi trovo davanti alla porta divento un po’ ansioso".

E sul mister: "Mi piace il modo in cui ci carica prima delle partite. E il fatto che ci chiede sempre di più in allenamento. Se già andiamo forte, lui vuole che andiamo ancora più forte. Succede che senti di aver dato tutto e tendi a rilassarti: Italiano ti dà la sveglia. È “cattivo”, un martello, ed è giusto così, perché, se vogliamo vincere, a una squadra come la nostra non basta dare il cento per cento: serve il centodieci".